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MotoGP, Puig: Marquez non è fuori controllo

Il team manager Honda difende il suo pilota: "ci spiace per Valentino, ma è stato un incidente di gara e spero potrà capirlo"

MotoGP: Puig: Marquez non è fuori controllo

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Al suo secondo GP da team manager Honda, senza dubbio Alberto Puig si sta trovando fra le mani una bella gatta da pelare. Sarebbe ingenuo pensare che quello successo fra Marquez e Rossi in Argentina non avrà ripercussioni e il manager spagnolo ha preso le difese del suo pilota.

Tutto è iniziato sullo schieramento di partenza.

“Penso che sia stata una giornata molto complicata per Marc. Non ci è completamente chiaro quanto sia accaduto sullo schieramento, normalmente la moto non si spegne ma è accaduto e, da qual momento, alcune circostanze hanno reso più complicata la proceduta, portando a dei ritardi. Sicuramene, il pilota ha fatto quello che credeva meglio - ha spiegato - Si può facilmente capire che, trovandosi con 23 piloti alle sue spalle con il motore acceso, ha voluto mettersi nella posizione più sicura. Ha pensato che i commissari gli avessero detto di rimettersi nella sua posizione”.

In molti hanno pensato che la Direzione Gara sarebbe dovuta intervenire subito e non permettere a Marquez di schierarsi dopo avere riacceso il motore.

Marc ha fatto quello che pensava in quel momento, mentre la Direzione Gara deve decidere basandosi sulle immagini che vede su un monitor e non è semplice - l’opinione di Puig - Inoltre, a volte le regole possono essere interpretate da diversi punti di vista. La cosa importante è che Marc abbia agito basandosi su quelle che pensava fossero le indicazioni dei commissari, non a caso”.

Quell’episodio, però, è poi passato in secondo piano dopo quello che è successo in gara.

Penso che Marquez abbia spiegato bene quello che è successo con Aleix, è vero che arrivato molto veloce su di lui, stava girando molto più forte - poi è arrivato al guaio più grande - Per quanto riguarda il problema con Valentino, si può vedere chiaramente anche dalle immagini che in quella curva c’era un rivolo d’acqua in traiettoria. La ruota anteriore di Marc si è bloccata e ha dovuto lasciare il freno, aveva dello spazio, non era al limite, ma sfortunatamente ha toccato Valentino che poi è caduto. Siamo molto dispiaciuti per quello che è successo, ma è stato un incidente di gara”.

Puig ha cercato di gettare acqua sul fuoco.

Naturalmente in queste situazioni, ognuno dà la propria interpretazione, la Direzione Gara come i piloti. Naturalmente, noi crediamo a quello che ci ha detto il nostro pilota - ha premesso - Valentino è un pilota di grande esperienza e sa che certe cose accadono nelle corse, soprattutto quando ci sono condizioni difficili in pista. Siamo veramente dispiaciuti di quello che è successo, ma dall’altra parte non pensiamo che il nostro pilota sia fuori controllo. È stato un incidente di gara su un tracciato molto scivoloso a causa delle sue condizioni.

Il tentativo si scusarsi nell’immediato dopo gara non ha avuto successo.

Naturalmente, essendo stato anch’io un pilota, posso capire che Yamaha e Valentino siano arrabbiati, ma sono cose che sono capitate a tutti - ha sottolineato - Dopo la gara, quando Marc è entrato nei box, la prima cosa che ci ha detto è di volere andare a scusarsi e spiegare quello che era successo. Siamo andati con lui e ci hanno chiesto di andarcene, posso capire la loro reazione. Noi non possiamo fare altro per ora, spero solo che loro possano capire e accettare le nostre scuse per qualcosa che, crediamo, non sia stato causato da un errore del pilota, ma che ha comunque causato la caduta di Valentino”.

Ora come si comporterà Puig?

Non credo che Marquez abbia bisogno di alcun consiglio, non vedo come potrei darli a un pilota che ha vinto 6 titoli. L’unico sarà: prova a vincere la gara” ha concluso, cercando di sdrammatizzare.

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