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MotoGP, Marquez: ciò che pensa Rossi mi preoccupa zero

"Ma non l'ho fatto apposta. Sullo schieramento si è spenta la moto e i marshall non sapevano cosa dovessi fare. Non capisco il ride through"

MotoGP: Marquez: ciò che pensa Rossi mi preoccupa zero

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Una giornataccia argentina per Marc Marquez, nella quale il Campione del Mondo non ha raccolto nemmeno un punto in classifica, ma non solo: i tanti episodi accaduti in gara lo hanno visto protagonista di contatti, polemiche, penalizzazioni, incomprensioni.

Specialmente la botta data a Valentino Rossi – che è di conseguenza uscito di pista, salito sull’erba umida e poi caduto – ha ravvivato la ruggine (mai del tutto rimossa) causata dal famigerato finale di stagione 2015. Ciò che è successo oggi, lascerà grandi strascichi ed un mare di polemiche:in tutta la mia carriera – attacca Marc, giustificandosi – non ho mai avuto la voglia e l'intenzione di toccare un rivale; quindi, non l’ho fatto apposta nemmeno oggi: quello che è successo con Valentino è stato causato dalla pista bagnata, c’era lo spazio per passare, ma la ruota si è bloccata su un asfalto bagnato e non in buone condizioni; ho dovuto mollare il freno, quasi sono caduto, ecco perché ci siamo toccati. In gara non è successo solo a me un episodio del genere, ma anche a Zarco con Pedrosa e Espargarò con Petrucci. Per esempio, quando ho toccato Aleix, ho commesso un errore: essendo più veloce di 4 secondi al giro, non sapevo dove lui avrebbe frenato, e ci siamo toccati".

I guai per il pilota del team Honda Repsol sono iniziati subito: "la mia è stata una domenica davvero difficile - spiega Marquez - iniziata con il problema in partenza, quando mi si è spento il motore; non sappiamo perché è successo, stiamo analizzando i dati per capirlo. Ho ripreso la moto ed è successo un casino...”

Già. Nel casino, Marc non sapeva che fare, nè dove andare; la manovra contromano per riallinearsi in partenza ha portato la prima delle tante conseguenze: "ho chiesto ai marshall cosa dovessi fare con la moto accesa - racconta-  domandando loro se potevo rimanere sulla griglia con la moto accesa o meno; il primo non sapeva cosa rispondermi, un altro commissario si è addirittura allontanato, quindi io – dalle loro reazioni -  ho capito che sarei potuto ripartire dalla mia casella in griglia. Non ho compreso la causa del ride through che mi hanno imposto".

Dulcis in fundo, l'episodio che ha gettato ulteriore benzina sul fuoco: "mi sono recato nel box Yamaha per porgere le mie scusa a Valentino, ma lui non le ha accettate. Sono io che accetto la sua decisione".

Valentino ha detto che ha paura di correre con te, perchè sei pericoloso.

"Quello che pensa Rossi, mi preoccupa zero. Io sono onesto, ho commesso un errore totalmente involontario, ma quello più grande è stato con Espargarò e non con Valentino.  Rossi deve ricordare che anche lui ha avuto 25 anni, io oggi ho corso al 100% su una pista davvero insidiosa, dando tutto me stesso".

 

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