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MotoGP, "Non è interesse di Lorenzo e Ducati un rinnovo a tutti i costi"

Il ds Ciabatti: "lui e Dall'Igna si sono chiariti, dobbiamo riprendere il percorso interrotto. Dovizioso? non sono preoccupato per la trattativa"

MotoGP: "Non è interesse di Lorenzo e Ducati un rinnovo a tutti i costi"

Yamaha ha già confermato entrambi i piloti, Honda ha messo in cassaforte il gioiello Marquez, mentre Ducati è in ritardo sotto questo aspetto. Con Dovizioso, come è normale, è in atto il gioco delle parti in cui ognuno cerca di tirare la corsa dalla sua parte, ma tutto sommato la soluzione non sembra essere così lontano. Tutto un altro discorso quando si parla di Lorenzo, perché l’inizio della stagione ha rappresentato un passo indietro rispetto a quanto visto di buono alla fine del 2017 e questo, logicamente, ha congelato le trattative.

La MotoGP è in Argentina e, se i tecnici continuano il loro lavoro nei box, i manager si danno da fare in ufficio. Logico quindi immaginare che anche Paolo Ciabatti, Direttore Sportivo della Rossa, abbia davanti a sé giorni di fuoco.

Iniziamo con Lorenzo: cosa sta succedendo?
Sia per noi che per Jorge è importante capire se quel trend positivo visto alla fine dello scorso anno, e perso in Qatar, possa riprendere. Il suo obiettivo è quello di tornare a vincere, come faceva in passato, ed è lo stesso anche per Ducati”.

Significa che per il momento le trattative sono bloccate?
Se tornerà quell’evoluzione, allora ci saranno le condizioni per discutere di un rinnovo. Non è intenzione né di Lorenzo né di Ducati proseguire insieme a tutti i costi. È un pilota che ha vinto 5 titoli mondiali, non lo dimentichiamo, e se per qualche motivo non riuscisse a ritrovare le giuste sensazioni sulla Desmosedici, non sarebbe nell’interesse di nessuno continuare”.

Quale sarà allora il prossimo passo?
Riprendere quel percorso che si è interrotto, quando accadrà ci siederemo a un tavolo per parlare. In questo momento non ci sono molti elementi su cui discutere, il fine settimana in Qatar è stato più complicato di quanto ci fossimo aspettati. È ovvio che per discutere serva più tranquillità da entrambe le parti”.

Già dopo la gara del Qatar ci avevi parlato di una mancanza di serenità…
“Sì, serve per riprendere a lavorare come abbiamo dimostrato di sapere fare”.

C’è quindi un ‘caso Lorenzo’?
Non lo penso, il fatto è che avevamo iniziato il 2018 ottimamente nei test a Sepang e poi le cose si sono complicate. Io spero che già dal GP dell’Argentina ritorni a esserci un rapporto di fiducia e collaborazione produttivo. Le cose hanno preso una piega diversa da quella che ci aspettavamo, ma ora la situazione è tranquilla.

Si è parlato di un litigio tra Lorenzo e Dall’Igna…
Esistono momenti in cui non si è soddisfatti ed è un bene chiarirsi faccia a faccia. Il fine settimana in Qatar è finito per Jorge con una caduta per cui non ha avuto colpa, normale che il suo livello di insoddisfazione fosse molto elevato. Lorenzo e Gigi si conoscono da una vita e si sono chiariti come fanno due persone adulte. Jorge è qui in Argentina carico e sorridente come al solito.

Sicuramente lo è Dovizioso, come procede la trattativa con lui?
Abbiamo iniziato a parlare con il suo manager, stiamo andando avanti”.

Andrea ha detto che non ha ancora visto un’offerta…
Ho parlato con lui anche oggi e posso dire che entrambi siamo ottimisti sul proseguimento della trattativa. In questo momento ci sono ancora dei punti per cui non abbiamo trovato una soluzione soddisfacente, ma la volontà da ambo le parti è quella di arrivare a un accordo. Naturalmente ognuno cerca il meglio per sé, ma il segreto è trovare una soluzione che renda entrambi soddisfatti”.

Sta quindi andando tutto secondo i piani?
Posso affermare che non sono preoccupato e siamo in linea con i tempi che ci siamo dati: concludere l’accordo entro l’inizio di maggio”.

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