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MotoGP, Morbidelli: le mie insicurezze mi hanno reso forte

"Non credevo di essere così veloce a Losail, seguire Lorenzo dal vivo è stato figo. In gara i piloti gettano il cuore oltre l'ostacolo già al primo giro"

MotoGP: Morbidelli: le mie insicurezze mi hanno reso forte

Buona la prima verrebbe da dire per quanto visto in Qatar. Franco Morbidelli ha iniziato infatti l’avventura in MotoGP col piede giusto, arrivando ad un soffio dalla top ten in occasione del round inaugurale di Losail. Prima di partire per l’Argentina, l’alfiere Marc VDS ha fatto tappa a Milano, dove oggi è stato annunciato quale nuovo ambassador di Lumberjack, marchio di calzatura nato nel 1979.

Franco, partiamo dalla gara di due settimane fa in Qatar. C’era un po’ di emozione?

Ovviamente sì, però alla fine è stata una condotta di gara come in Moto2 – ha esordito il romano di Tavullia - la differenza è che prima correvo appena dopo la Moto3, mentre adesso devo aspettare la fine della giornata per scendere in pista (scherza)”.

Dal punto di vista mentale  e di approccio alla gara cosa cambia?

“Io cerco sempre di rimanere calmo – ha commentato - anche se poi l’adrenalina sale quando arriva il momento di uscire dal box. Non nego inoltre di essere una persona insicura – ha aggiunto - più volte lo dicevo lo scorso anno quando ero in lotta con Luthi per il titolo, però alla fine le insicurezze mi hanno reso più forte, consentendomi di mantenere alta l’attenzione e gli stimoli”.

Abbiamo accennato al Qatar. In termini di risultato non potevi aspettarti di più?

Per quanto visto in prova non pensavo di fare una gara del genere – ha ammesso l’alfiere Marc VDS -purtroppo all’inizio ho perso troppo tempo dal treno che mi precedeva. Ho tentato di recuperare, ma non è stato possibile. Partire però in questo modo è stato utile – ha proseguito - perché ho avuto la fortuna di seguire da vicino i migliori e ciò si è rivelato un aiuto che mi ha consentito di imparare”.

Poco dopo la gara di Losail hai detto di aver visto fare cose turche nel gruppone. A cosa ti riferivi?

Era tanto tempo che non mi trovavo in gruppo così nutrito  - ha ricordato - in quei momenti tutti vogliono gettare il cuore oltre l’ostacolo, mentre io ero un po’ più conservativo rispetto agli altri. Penso infatti di aver perso del tempo”.

Cosa ti ha colpito di quella situazione rispetto alla classe intermedia?

I piloti che sono nelle retrovie sono molto più bravi in confronto a quelli di Moto2 – ha analizzato Morbidelli – di conseguenza possono permettersi manovre più toste. Diciamo che per me non erano da primo giro (sorride)”.

Tra l’altro a Losail sei stato anche in bagarre con Lorenzo.

“Mi ha colpito la sua Ducati in rettilineo, così come la pulizia di guida – ha spiegato Franco -  vederlo dal vivo e non dalla tv è stato figo.  Lui riusciva ad essere più preciso rispetto a me, gestendo al meglio le gomme, che gli hanno appunto consentito di fuggire”.

Rimanendo sempre in tema Qatar, a Losail è arrivato l’annuncio del rinnovo di Vale. Lo sapevi già?

No, non ci aveva detto nulla – ha ammesso - ovviamente me lo aspettavo, dato che il suo atteggiamento non è di quelli di uno che pensa a smettere”.

Oltre al presente si parla anche di futuro. Bartholemy ha detto che vuole una moto ufficiale per te nel 2019. Preferisci la Honda oppure la Yamaha?

“Il mio lavoro è quello di guidare la moto – ha precisato il romano di Tavullia - qualunque moto mi diano devo solo guidarla al massimo. Non sta a me la scelta”.

Tornando alla Moto2. Bagnaia ha vinto la sua prima gara nella classe intermedia come te a Losail. È un segno del destino?

 “Pecco ha disputato un grande inverno e si è confermato in gara – ha dichiarato il portacolori Marc VDS - lo vedo in forma e carico, deve solo fare la sua stagione, senza pensieri”.

Adesso la MotoGP va in Argentina. Cosa dobbiamo aspettarci?

“Sarà interessante capire innanzitutto le gomme, visto il nuovo asfalto – ha spiegato Morbidelli - al momento non ho ancora controllato quali saranno gli pneumatici a disposizione, però posso dire che il tracciato è di quelli che si addice alla Honda. Ora ho un po’ più di esperienza e per questo motivo non vedo l’ora di scendere in pista”.

Un’ultima battuta: sei stato richiesto da Honda per disputare la 8 Ore di Suzuka. Hai già scelto cosa fare?

“Bellissima la 8 Ore, noi purtroppo non abbiamo tempo per disputarla, dato che i giorni a disposizione sono davvero pochi – ha ammesso Franco - ammetto che mi piacerebbe disputarla, ma al momento bisogna concentrarsi interamente sulla MotoGP , perché il rischio è quello di perdere l’abitudine”.


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