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MotoGP, Jarvis: mai pensato a Zarco per sostituire Valentino

Il Managing Director di Yamaha: "potremmo offrire a Johann una M1 ufficiale nel 2019. Mi piacerebbe che la VR46 diventasse internazionale"

MotoGP: Jarvis: mai pensato a Zarco per sostituire Valentino

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Ci aspettavamo un mercato spumeggiante, quest'anno, con la maggior parte dei piloti in scadenza contrattuale. Tre dei pezzi più pregiati della scacchiera, Vinales, Marquez, e in Qatar anche Rossi, sono stati però confermati dalla propria squadra.E il rischio è che la cosa si ripeterà anche per gli altri top rider.


"Penso che uno dei motivi sia il fatto che ora ci sono molti costruttori impegnati in MotoGP e ognuno cerca di prendere i migliori – spiega Lin Jarvis, manager director di casa Yamaha - Negli ultimi anni i tempi si sono anticipati molto, è più difficile, bisogna rimanere in gioco. L’aspetto positivo è che muoversi prima dà stabilità. Non è qualcosa di completamente nuovo, perché noi mettemmo sotto contratto Lorenzo quando doveva correre ancora un anno e mezzo in 250".

Confermare Valentino è stata una decisione semplice? Erano nate tante voci...dopotutto ha già 39 anni.
"Con Valentino siamo stati sulla stessa linea, lui è convinto di essere competitivo e noi vogliamo un pilota competitivo. Se avesse voluto un anno di contratto avremmo detto sì, due anche. Se avesse detto cinque allora ci avremmo pensato (ride)".

Sarà competitivo fino al 2020?
"Tutto è una scommessa, la vita è una scommessa. Devi prendere la decisione su quello che senti e sai in quel momento, tutto può cambiare da un giorno all’altro. Siamo molto contenti che Valentino rimanga per noi per altri due anni. A fine 2020 saremo stati insieme 15 anni ed è qualcosa di molto particolare nel nostro sport".

Rossi per Yamaha è...
"Semplicemente un’icona. Tutti riconoscono che dona positività alla squadra e a questo sport. Ci dà la voglia di migliorare, anche nei momenti difficili. È un piacere lavorare con lui ed è ancora competitivo, lo abbiamo visto già nei test. Non c’è dubbio che sia ancora al top.Ed è ancora motivato".

Mai venuto il dubbio di iniziare una nuova avventura con un giovane?
"Zarco è molto veloce, lo abbiamo visto la scorsa stagione e quest’inverno, ma non abbiamo mai realmente pensato a lui. Valentino è Valentino, è il più grande pilota della storia della Yamaha e non puoi rimpiazzarlo facilmente. Se ha voluto continuare è perché ha la convinzione di essere competitivo e noi non abbiamo avuto nessuna esitazione a tenerlo”.

La buona notizia del rinnovo con Vale è stata preceduta da quella brutta: la decisione del team Tech 3 di lasciare Yamaha per KTM.
"Non credo che Tech3 ci abbia lasciato perché non si sentiva supportato da Yamaha, ma perché hanno ricevuto una fantastica offerta, anche dai punti di vista economico e della stabilità. È vero che non abbiamo dato una moto ufficiale a Zarco, ma abbiamo semplicemente rispettato il nostro contratto. Per quanto riguarda questa stagione vogliamo goderci questi nove mesi insieme. Gli garantiremo il massimo supporto. La decisione di lasciarci è stata loro e la rispettiamo, ma la rimpiangiamo dopo 20 anni insieme. Sicuramente l’ultima gara a Valencia sarà una giornata triste".

Si potrebbe pensare a una terza M1 ufficiale per il francese?
Sarà qualcosa di cui si dovrà parlare nel nuovo contratto con la nuova squadra. È possibile che il prossimo anno Zarco possa avere una moto ufficiale. Per quanto riguarda invece questa stagione sarebbe una cosa molto difficile da realizzare, non penso che in questo momento a Johann manchi supporto da parte della Yamaha. Ha una moto diversa da quelle ufficiali ma comunque molto competitiva".

Adesso vi aspetta una difficile decisione: con quale squadra sostituire Tech3.
"In passato abbiamo avuto anche otto moto sullo schieramento, ma la quantità non ha dato buoni risultati, per questo abbiamo cambiato. Ora abbiamo quattro moto ma potremmo arrivare a sei. Valentino però non ha ancora deciso se entrare in MotoGP con una sua squadra. Se lo farà sarà nel 2021, e poi bisognerà capire se con uno o due piloti. Ci sono molti fattori da chiarire e mancano 3 anni. La nostra intenzione è avere un team satellite competitivo, siamo molto occupati in questo momento ma non posso fornire nessun dettaglio".

Se Valentino cambiasse idee sarebbe la soluzione migliore.
"Abbiamo una relazione con la VR46 ed è un progetto interessante per potere attingere a nuovi talenti. Non sempre però accade e un buon esempio è Franco Morbidelli: era interessante per noi ma non avevamo spazio in quel momento né nella squadra ufficiale né in quella satellite. Bagnaia era un altro pilota molto interessante, ma quando ci stavamo pensando è arrivato la decisione di Tech3 di lasciarci. Ci piacerebbe che nel futuro la Riders Academy si aprisse a piloti di tutte le nazionalità".

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