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SBK, Buriram: Melandri e la Ducati alla prova del fuoco

Sfida incandescente in Thailandia con Davies a caccia del riscatto, mentre Rea chiamato a ristabilire le gerarchie dopo Phillip Island

SBK: Buriram: Melandri e la Ducati alla prova del fuoco

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L’appuntamento inaugurale di Phillip Island ha regalato non poche emozioni agli appassionati delle derivate, dal momento che la pista australiana ha messo in luce gare combattute condite da sorpassi e vittorie decise soltanto all’ultimo metro. Meglio di così non poteva quindi iniziare la stagione 2018 della Superbike anche se resta un grande interrogativo: quanto visto in Australia è solo merito del layout del tracciato o qualcosa è davvero cambiato rispetto alla precedente annata?

Per avere una risposta basterà attendere il prossimo fine settimana, quando squadre e piloti torneranno in azione a Buriram. Il round thailandese permetterà infatti di fare maggiore chiarezza sulla questione, dal momento che il tracciato asiatico è una sorta di roccaforte per Johnny Rea. Dal 2015 ad oggi il nordirlandese è sempre salito sul gradino più alto del podio tranne che in una sola occasione, quando nel 2016 lasciò i riflettori di Gara 2 al compagno Sykes. Insomma, domenica sera avremo un quadro più dettagliato della situazione.

Di sicuro il pilota Kawasaki vorrà lasciarsi alle spalle le difficoltà incontrate con le gomme a Phillip Island, con l’obiettivo di mandare un segnale ben chiaro alla concorrenza e ristabilire le gerarchie. Dovrà però fare i conti con Marco Melandri, a cui non manca certo la fiducia dopo la doppietta messa a segno venti giorni fa. Lo scorso anno il ravennate faticò a tenere il passo dei migliori in Thailandia, in quella che fu la sua prima apparizione a Buriram, di sicuro l’esperienza maturata nel tempo potrà diventare una valida alleata su cui fare affidamento per le giornate di sabato e domenica.

Se Melandri va a caccia di conferme, il compagno Chaz Davies punta invece al riscatto dopo l’amarezza di Gara 2 in Australia. Un inizio di stagione in chiaroscuro per il pilota gallese, chiamato a inseguire una vittoria che manca dallo scorso ottobre a Magny-Cours. La parola riscatto accomuna anche le Aprilia di Laverty e Savadori, costrette a leccarsi le ferite dopo la tappa inaugurale della scorso febbraio. Ricordiamo infatti che il romagnolo diede forfait dopo la Superpole, a causa di una caduta che gli costò la frattura della clavicola.

E che dire poi della Yamaha, con van  der Mark e Lowes a fare da comparse in Australia dopo un inverno che li ha visti tenere il passo dei migliori. Insieme ai migliori vuole però rimanere Xavi Forés, di nuovo  sul podio con la Panigale dopo quasi due anni di digiuno. Tra i tanti temi di interesse ci sarà da capire quale sarà il livello di MV Agusta e Honda, quest’ultima reduce dal test di Monteblanco, dove Leon Camier ha provato la nuova centralina Magneti Marelli. Con ogni probabilità il britannico proseguirà il proprio cammino utilizzando quella Cosworth, in attesa che la novità venga poi introdotta in vista dei round europei. In casa BMW si guarda invece alla salute di Loris Baz, vittima di una frattura alla spalla in occasione dell tappa inaugurale.  Le condizioni del pilota non dovrebbero però preoccupare.  

Di carne al fuoco ne abbiamo quindi abbastanza in in fine settimana dove i piloti troveranno un ulteriore ostacolo da superare, ovvero il caldo. Prepariamoci quindi, perché il termometro arriverà a superare i 40 gradi al Chang, mettendo a dura prova la resistenza fisica.        

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