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MotoGP, Zarco attirato dalle sirene di Suzuki e Honda

Non è certo che il futuro di Johann sia in KTM. Il suo manager ha avuto contatti con HRC, sulla GSX-RR potrebbe fare coppia con Rins

MotoGP: Zarco attirato dalle sirene di Suzuki e Honda

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Maverick Vinales, Marc Marquez, Valentino Rossi: sono questi i tre cosiddetti top rider che, in rigoroso ordine di tempo, hanno dato un’accelerata al mercato e messo un punto fermo sul loro futuro. Lo spagnolo di Yamaha lo ha fatto addirittura prima dell’inizio dei test, il campione del mondo e il Dottore in anticipo sulla prima gara.

Con queste certezze, le trattative continuano e molti degli occhi sono puntati su Johann Zarco, il francesino terribile che nel giro di un anno ha messo il suo nome nella lista dei migliori piloti della MotoGP.

Dopo l’annuncio del passaggio del Team Tech3 in KTM, in molti hanno pensato che la strada di Johann fosse segnata ma ci potrebbe essere qualche deviazione. Il problema principale è la scarsa competitività della RC16 che potrebbe il pilota transalpino a ponderare con attenzione la sua decisione.

Le moto austriache nell’inverno non hanno particolarmente brillato e non sono ancora neanche vicine al livello della migliore concorrenza. Zarco è arrivato in MotoGP relativamente tardi (compirà 28 anni a luglio) e trovare una moto che necessita ancora una se non due stagione per potere lottare (forse) nelle posizioni di testa potrebbe essere un ostacolo insormontabile per lui.

Anche la dichiarazione di Lin Jarvis, managing director di Yamaha, sulla possibilità affidare a Johann “una terza moto ufficiale nel nuovo team satellite nel 2018” pare poco più di una boutade. Perché l’azienda giapponese, se avesse veramente tenuto al francese, avrebbe potuto benissimo valutare questa opzione per questa stagione, ma soprattutto perché a Johann non interessa correre in una squadra satellite.

Zarco, e ne ha tutte le ragioni, vuole un team ufficiale, a prescindere dal nome scritto sul serbatoio della moto. Questo esclude dalla lista Yamaha, che ha già entrambe le selle occupate, ma anche Ducati, che attraverso il ds Paolo Ciabatti ha fatto sapere di “non essere interessata” al francese.

Cosa resta? Due opzioni entrambe interessanti per diversi motivi: Suzuki e Honda. In tanti ricorderanno che Zarco provò la GSX-RR già in tempi non sospetti, nel 2016 a Motegi, e fu raggiunto anche un pre-contratto, poi caduto nel nulla quando gli era stato preferito Rins.

In questo momento Davide Brivio, il team manager di Suzuki, nega qualsiasi contatto con Johann ma è difficile pensare che non ci stia facendo più di un pensiero. Le trattative con Alex per il rinnovo stanno procedendo, mentre per Iannone si è scelto di aspettare qualche gara prima di iniziare a parlare. Quindi la coppia Zarco-Rins potrebbe essere una possibilità molto attraente.

Non bisogna neanche dimenticare l’aspetto tecnico, perché la GSX-RR, con il suo motore 4 cilindri in linea, è la più simile concettualmente alla M1 e richiede uno stile di guida simile. In altre parole, il francese troverebbe una moto che molto probabilmente si adatterebbe alle sue caratteristiche e al momento molto più competitiva della KTM.

Il manager di Zarco Laurent Fellon sta anche avendo contatti con HRC, perché nella squadra ufficiale il posto al fianco di Marquez è libero. Ieri a Marc, approfittando della presenza di Alex al suo fianco, è stato chiesto se gradirebbe il fratello in squadra per il prossimo anno. “Io ho già firmato, la decisione spetta alla Honda. Quello che mi interessa è avere un compagno di squadra il più competitivo possibile e sono sicuro che HRC farà la scelta migliore” la sua risposta.

Se Marquez fosse stato veramente sincero, Zarco cadrebbe a pennello.

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