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MotoGP, Dovizioso immenso, trionfo all'ultimo respiro a Losail

Il forlivese piega Marquez per soli 27 millesimi, sul podio anche Rossi, 12° Morbidelli. Lorenzo caduto rimasto senza freni

MotoGP: Dovizioso immenso, trionfo all'ultimo respiro a Losail

Finalmente Dovi! Per tre anni di fila in Qatar si è dovuto accontentare del secondo posto, questa volta invece nessuno è riuscito a toglierli lo scettro. Nemmeno un osso duro come Marc Marquez, che in perfetto stile Austria e Motegi ha tentato di far saltare il banco all’ultima curva. Un Dovizioso da dieci e lode quello di Losail, che ha giocato di spada e fioretto, trionfando in volata sullo spagnolo per soli 27 millesimi.

Andrea ha aspettato, è rimasto nascosto, poi a cinque giri dalla fine ha rotto gli indugi, soffiando la vetta a Zarco e portandosi al comando. In quel momento la strada sembrava essere spianata, ma alle sue spalle c’era un certo Marc Marquez, che non ha mai pensato di mollare la presa. Il sei volte iridato ha infatti tentato in ogni modo di conquistare la leadership, giocandosi il tutto per tutto come accaduto in Austria e Giappone. L’alfiere di Borgo Panigale si è rivelato però freddo, trovando il controsorpasso per aggiudicarsi la corsa: “È stato un weekend perfetto – ha commentato Andrea  - mi aspettavo ci fossero tanti piloti veloci, ma io sono riuscito a gestire le gomme. Nel finale combattere con Marquez è stato come sempre complicato, però sono felicissimo del risultato”.    

Al 93 non resta quindi che consolarsi con la seconda piazza: “Io do sempre tutto, spingendo al 100% - ha detto il pilota di Cervera - questa è una pista difficile per me, però sono comunque riuscito ad arrivare vicino alla vittoria. Ho tentato il sorpasso all’ultima curva, peccato, magari qualche volta ce la farò”.

Sul podio di Losail anche un ritrovato Valentino Rossi, che si lascia alle spalle le difficoltà incontrate con la Yamaha durante l’inverno: “Mi aspettavo di essere più competitivo rispetto allo scorso anno – ha commentato il Dottore - sapevo della competitività di Dovi e Marc, ma sono contento per questo podio”.

In quarta posizione la Honda di Cal Crutchlow, seguita dalla Ducati di Danilo Petrucci, che nelle ultime tornate ha sofferto il degrado delle gomme. Sesto posto in rimonta per Maverick Vinales poi Johann Zarco, che fino a sei giri dal termine era rimasto al comando. Nella top ten anche Iannone e Miller, dodicesimo invece un super Franco Morbidelli, al debutto in MotoGP.  Da registrare le cadute di Rins e quella incolpevole di Lorenzo, mentre diciannovesima l'Aprilia di Aleix Espargarò.

Jorge è rimasto letteralemente senza freni in staccata e si è buttato a terra per evitare l'impatto con il muro. Tornata ai box, alla sua Desmosedici mancava una pastiglia del freno anteriore che è stata poi ritrovata nella via di fuga.

LA CRONACA – Allo spegnimento dei semafori Johann Zarco riesce a respingere gli assalti di Marquez e Pedrosa, mantenendo la prima posizione. Pregevole invece lo spunto di Valentino Rossi, che agguanta il quarto posto davanti a Danilo Petrucci e Cal Crutchlow. Alle sue spalle Dovizioso seguito dalle Suzuki di Iannone e Rins, mentre faticano Lorenzo e Vinales, addirittura undicesimo e quindicesimo. Tra di loro compare Morbidelli, tredicesimo.

Nelle prime posizioni Zarco deve fare i conti con il forcing di Marquez, ma il francese non ha la minima intenzione di lasciare strada libera al 93. Nel frattempo Valentino infila Pedrosa nel corso del terzo giro, portandosi negli scarichi del sei volte iridato. Alla tornata seguente anche Petrucci rompe gli indugi sbarazzandosi di Pedrosa e mettendo nel mirino la M1 del Dottore.

A 19 tornate dal termine i ritmi sono serrati, tanto che in due secondi ci sono ben dieci piloti. Se Pedrosa soffre, a tal punto da scendere in settima posizione, Dovizioso manda segnali di vitalità, siglando il giro record. Il forlivese sale infatti al sesto posto alle spalle della Honda di Cal Crutchlow. In grande spolvero Franco Morbidelli, addirittura dodicesimo davanti a Vinales e all’Aprilia di Aleix Espargarò.

Quando ci sono ancora diciassette giri da compiere, Rossi esce allo scoperto infilando Marquez e portandosi negli scarichi della M1 di Zarco. Il francese è un rullo compressore a tal punto da rivelarsi costante sul passo. Non da meno Dovizioso, che sul rettilineo del traguardo brucia in un solo colpo Crutchlow e Petrucci ottenendo la quarta piazza. Nel gruppo di testa sorprende Alex Rins, settimo seguito da Pedrosa, Miller e Iannone. Fuori dalla top ten Lorenzo, Vinales e Morbidelli.

La gara non consente un attimo di respiro, perché quando si arriva a metà, Marquez sfrutta un largo di Zarco e Rossi per inserirsi tra i due. Anche Dovizioso rompe gli indugi, infilando prima il Dottore e poi la Honda col numero 93. La GP18 del forlivese è seconda, preceduta soltanto dalla M1 del team Tech3. Dietro di loro Valentino è quarto seguito da Crutchlow e Petrucci. Sfortunato Rins, che scivola incredibilmente a terra quando occupava la settima piazza. Tra coloro che finiscono a terra anche Jorge Lorenzo, sbalzato dalla propria Ducati in curva cinque quando era decimo.

Negli ultimi dieci giri la bagarre diventa incandescente. Zarco prova a scappare, mentre Marquez si riprende la seconda piazza ai danni di Dovizioso. Sempre quarto Rossi poi Crutchlow, Petrucci, Pedrosa, Iannone, Vinales e Miller. Undicesimo un super Franco Morbidelli.

Il Gran Premio del Qatar non permette di avere un attimo di respiro, perché a otto giri dalla bandiera a scacchi, Dovizioso fa valere i cavalli della sua GP18 nei confronti della Honda, tornando quindi in seconda posizione. Sale in sesta posizione Pedrosa, mentre fatica Petrucci, settimo, braccato da Vinales. Nelle retrovie c’è invece da registrare il ritiro di Pol Espargarò con la KTM.

A cinque tornate dal termine iniziano a scoppiare i primi botti. Dovizioso e Marquez silurano Zarco sul rettilineo, il francese deve cedere il passo anche alla M1 di Valentino, che sale in terza piazza. Come se non bastasse pure Crutchlow ne approfitta, guadagnando il quarto posto. Sesto Petrucci poi Pedrosa, Vinales e Miller.

Dovizioso e Marquez sembrano avere qualche decimo in più rispetto alla concorrenza, ma Rossi non ha la minima intenzione di mollare la presa dalla coppia di testa, accusando però quattro decimi. Intanto Petrucci si sbarazza di Zarco, salendo al quinto posto.  

Nelle  posizioni di testa si gira sull’1’55”3, ma il forlivese della Ducati non riesce a scappare, perché Marquez gli rimane incollato. Il sei volte iridato si gioca il tutto per tutto all’ultimo giro, tentando un attacco in stile Austria, ma Andre gli risponde, precedendolo sul traguardo. Terzo Rossi, dodicesimo Morbidelli.

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