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Bene ma non benissimo. Può essere forzata come espressione, ma in casa Suzuki difficilmente le prime qualifiche dell’anno hanno rispecchiato le attese. Al termine della giornata di ieri infatti Alex Rins ed Andrea Iannone figuravano entrambi nella top five, mentre domani scatteranno rispettivamente dalla sesta e dalla undicesima casella della griglia.
Partendo dall’azzurro, la giornata indubbiamente non è stata delle migliori, ed Andrea cerca di capire il perché. “Nei test ho girato più forte ed i tempi sono venuti più facilmente – spiega il 29 – ma penso ci fossero condizioni più favorevoli. Oggi ho sofferto sia nelle FP4 che nelle qualifiche di sottosterzo, con la moto che tende a chiudere quando arrivo nel massimo angolo di piega, cosa che mi impedisce di fare una linea pulita”.
Meglio pensare alla gara dunque, in vista della quale il bilancio non è assolutamente da buttare.
“Il mio passo non è male. Sarà una gara bella ma difficilissima perché tanti piloti hanno un passo simile al nostro, racchiusi in un decimo. Noi soffriamo sul rettilineo; parto consapevole di avere un buon passo ma anche dei limiti. Più le condizioni si avvicineranno a quelle dei test più saremo a nostro agio, con temperature più basse e meno vento. In caso contrario roviniamo tanto e presto la gomma davanti, e questo ci porta a curvare peggio perdendo nella parte veloce”.
L’aspetto gomme catalizza l’attenzione di Andrea, che comunque non sembra preoccupato in vista di domani.
“Sul posteriore non abbiamo problemi, siamo contenti sia della media che della morbida. Sull’anteriore invece la morbida è troppo morbida e la dura è troppi dura, mentre la media… è troppo media (ride)”.
Passando ad Alex Rins, l’umore è senza dubbio più alto, dato che lo spagnolo è alle prese con la sua miglior qualifica nella classe regina.
“Sono contento di come si sta sviluppando il fine settimana. Nelle qualifiche sono riuscito a compiere un buon giro, che mi ha messo in un’ottima situazione in vista di domani. Per la gara spero di fare una buona partenza, per restare vicino ai piloti che mi precedono e che vanno davvero forte”.
Anche il numero 42, parlando di gomme, sembra avere pochi dubbi: “Nelle varie sessioni ho capito che la mescola morbida è quella con cui mi trovo meglio, e credo che sarà la scelta di molti altri piloti”.
