Chi vincerà, alzerà il trofeo al cielo e si metterà anche dei bei soldini in tasca. Una delle caratteristiche degli sport statunitensi è quella di annunciare e dichiarare la somma meritata dopo un successo, senza segreti, ipocrisie e misteri.
MotoAmerica non si discosta dalla filosofia che tanto piace agli atleti ed ai fans, mettendo in palio per i piloti della serie motociclistica che più sta crescendo, a pochi anni dalla sua nascita: oltre 6 milioni di dollari, previsti per la stagione agonistica 2018, da dividere nelle diverse classi in programma.
La cifra esatta è di #seimilionitrentunmilaquattrocentocinquanta dollari - volutamente scritta così proprio per poter sottolineare la sua notevole consistenza – “verdoni”, come li chiamerebbe Paperon de’ Paperoni, uno che di banconote sonanti se ne intende davvero.
Come è stato possibile arrivare a questa somma? Semplice: sono state le Case iscritte al campionato a mettere sul banco le fiche, capendo che, chi investe guadagna. BMW, Honda, Kawasaki, KTM, Suzuki e Yamaha hanno combinato un totale di 4,5 milioni di dollari, che, sommata alla “borsa di studio” dello stesso MotoAmerica, raggiunge un gruzzolo mica da ridere.
Questo è il più grande jackpot mai proposto da una serie motociclistica su pista asfaltata nella storia delle gare USA. Wayne Rainey sta lavorando sodo e bene: “è bello vedere i costruttori aumentare i propri investimenti – ha dichiarato soddisfatto Wayne – ciò dimostra la loro fiducia nel campionato ed il valore dei marchi stessi. Anche per i piloti è uno stimolo: sapere di poter guadagnare cifre importanti rappresenta uno stimolo aggiunto in ogni gara”.
Idea rimarcata da Chuck Aksland, fido collaboratore di Rainey: “in tutte le classi ogni pilota può tornare a casa con una cifra interessante – conferma – e ciò vale per le formule dedicate ai giovani, sino alla Superbike. Siamo orgogliosi nel poter offrire ai corridori MotoAmerica montepremi importanti per le loro carriere”.