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Pernat: "Con Beggio se ne è andato un amico"

Il ricordo del manager ligure: "Con lui bastavano tre minuti per prendere una decisione, anche se facevo fatica a capire il suo veneto"

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“Chi era Ivano Beggio? Un grande appassionato di moto e un amico”. Carlo Pernat ricorda con tristezza ma anche con grande affetto l’uomo che lo volle in Aprilia e con cui scrisse importanti pagine della storia del motomondiale.

Il manager genovese fu Direttore Sportivo di Aprilia dal 1990 al 1998, gli anni in cui le moto di Noale diventarono il punto di riferimento in 125 e 250, piegando la resistenza dei colossi giapponesi.

“Dopo Claudio Castiglioni se ne è andato anche Ivano - continua Pernat - Per me sono stati soprattutto due grandi appassionati di moto e di corse, oltre che due imprenditori. Beggio, la domenica mattina, riuniva il suo staff e insieme andavano a provare sui colli i prototipi delle moto stradali”.

Le corse erano nel DNA di Aprilia.

“E dire che quando arrivai a Noale, dopo avere lasciato la Cagiva, trovai solo 7 persone che lavoravano nel Reparto Corse: rimasi senza parole - ricorda - Poi, io Beggio e Jan Witteveen ci rimboccammo le maniche e arrivarono grandissimi risultati. In verità nessuno pensava di riuscire a vincere un Mondiale, il primo con Gramigni fu qualcosa di incredibile. Eravamo una piccola azienda”.

Piccola ma agile.

Ricordo le riunioni: 3 minuti e la decisione era presa, non come succede ora. L’unica difficoltà era che si parlava in veneto e per un genovese come me non fu facile capirci qualcosa all’inizio - scherza il manager - Del resto Beggio era sempre stato legato al suo territorio, come alla sua azienda. Suo padre iniziò facendo biciclette e lui fece raggiungere al marchio una grande notorietà, era un grande imprenditore”.

Aprilia significava vittorie, ma anche una grande fucina di talenti perché sulle ottavo e quarto di litro venete sono passati grandissimi campioni.

Biaggi, Gramigni, Locatelli, Reggiani, Valentino, Capirossi, i nomi sono tanti ed è facile dimenticarsene qualcuno - racconta Pernat - Il Mondiale vinto con Rossi in Brasile fu qualcosa di bellissimo, ma ci sarebbero tanti aneddoti da raccontare. Come quella volta ad Assen, nel 1999, quando Beggio e Jan lasciarono il circuito prima della fine della gara della 500. Romboni salì sul podio con l’Aprilia bicilindrica, chiamai Beggio per dirglielo e lui non mi credeva”.

Negli ultimi anni Beggio e l’Aprilia si erano divisi.

Gli portarono via l’azienda, mi dispiace come finì quella storia - dice Pernat - Ci incontrammo due anni fa per il suo compleanno a Venezia, fu una bella festa. Ho perso un amico”.


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