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A Losail la MotoGP batte la Porsche 911 GT3 in staccata

La pista del Qatar è quella che presenta il maggior numero di frenate dell'intero Campionato, oltre 14 i quintali di peso sulle pinze

MotoGP: A Losail la MotoGP batte la Porsche 911 GT3 in staccata

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Il semaforo è pronto ad accendersi. Scatta infatti nel fine settimana il Motomondiale con l’appuntamento di Losail. Prima sfida della stagione per squadre e i piloti, così come per Brembo. Secondo i tecnici che lavorano a stretto contatto con le squadre della MotoGP, il Losail International Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, eguagliato da altre 8 piste. La valutazione è però inferiore a quella delle altre 3 piste asiatiche del Mondiale.

L’impegno dei freni durante il GP

Le 16 curve della pista richiedono l’intervento dei freni in ben 13 punti, record del Mondiale condiviso con Austin: a Phillip Island, invece, le frenate sono appena 6 per giro. Per questa ragione dalla partenza alla bandiera a scacchi i piloti si servono dei freni 286 volte, valore inferiore solo alle 297 frenate di Jerez.

Così come ad Austin, i freni sono in funzione per oltre 37 secondi al giro. In Qatar i freni vengono usati per poco meno di 14 minuti, equivalenti a quasi un terzo di gara. La decelerazione media di 1,16 g è invece in linea con quella della maggioranza delle piste del Mondiale.

Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 14 quintali. Per fare un paragone con la Superbike, sono oltre 6 quintali in più del carico complessivo sulla leva esercitato da Jonathan Rea in gara 1 dell’ultimo round in Thailandia.

Le frenate più impegnative

Delle 13 frenate del Losail International Circuit 3 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 4 sono di media difficoltà e 6 sono light.

Complice il rettilineo di 1.068 metri che la precede, la frenata alla prima curva dopo il traguardo è la seconda più difficile dell’intero Mondiale: le MotoGP vi arrivano a 350 km/h e rallentano fino a 99 km/h esercitando un carico sulla leva del freno di 7,5 kg. Per impostare la curva, i piloti frenano per 5,1 secondi durante i quali percorrono 289 metri, equivalenti alla lunghezza di 4 Airbus A380. La pressione dell’impianto frenante raggiunge invece i 13 bar, cioè il 50 per cento in più di quella massima a cui sono gonfiati i pneumatici delle bici da corsa.

Impegnativa è anche l’ultima curva della pista per i 178 metri di frenata: le moto perdono oltre 150 km/h e i piloti subiscono una decelerazione di 1,5 g cioè oltre 0,18 g in più di quella che fa registrare una Porsche 911 GT3 in frenata partendo da 200 km/h. L’impianto frenante delle MotoGP raggiunge in questa sezione della pista i 10,9 bar di pressione. Valori identici di decelerazione, carico sulla leva (6 kg) e pressione dell’impianto per la curva 4: la frenata dura 3,5 secondi perché le moto pur arrivando più veloci entrano in curva a 119 km/h.

Prestazioni Brembo

Tutte e 14 le edizioni del GP Qatar disputate finora sono state vinte da MotoGP con freni Brembo. Il team più vincente è la Yamaha, con 8 successi, mentre Ducati e Honda inseguono con 3 vittorie. Così come Casey Stoner, anche Valentino Rossi vanta 4 trionfi ma l’anno scorso si è piazzato terzo. Ben 11 podi e 8 pole position per Jorge Lorenzo, vincitore di 3 delle ultime 6 edizioni.

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