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Debutto con il botto della Panigale V4: segnale per il futuro?

ANALISI- Dopo un mese di vendita una sportiva è nella top 20 del mercato (17°). In questo periodo non capitava dal 2012 con la Honda CBR 1000 RR   

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Numeri di passione. Non poteva esserci miglior debutto per una delle moto più attese degli ultimi anni. La nuova Panigale V4, la sportiva a 4 cilindri che Ducati ha presentato poco più di un mese fa, almeno al momento, non ha tradito le (tante) aspettative covate in quel di Borgo Panigale.

Dopo un solo mese di presenza sul mercato la maxi sportiva bolognese ha messo a segno 147 pezzi venduti in Italia nelle due versioni, Standard e S (fonte ANCMA), piazzando linea e la grinta dei suoi 214 cavalli tra le 20 moto (scooter esclusi) più vendute nel mese di febbraio. Questo nonostante si parli di una moto che tra le sue caratteristiche annovera un prezzo di 22.590 euro per la "Standard" V4 e 27.890 euro per la V4S.

Neanche la progenitrice, la V2 al suo primo periodo di immatricolazioni nel 2012, arrivò a tanto: fermandosi a 132 unità immatricolate nelle varie versioni, lei dopo due mesi di vendite da febbraio a marzo. Ricordiamo inoltre che la nuova quattro cilindri non potrà, salvo per poche eccezioni, essere usata nei vari campionati delle derivate di serie. Un dato che comunque influenza i numeri reali delle moto sportive. 

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NON CAPITAVA DAL 2012 - E' comunque un dato da sottolineare, che riporta in alto una moto sportiva dopo qualche anno di buio: le ultime performance degne di nota, nello stesso periodo e per lo stesso segmento, risalgono al 2012 quando in classifica, nelle stesse posizioni si registrava a gennaio - febbraio la Honda CBR 1000 RR, con 105 unità vendute nei primi due mesi dell'anno.

Altri tempi si dirà, e certo i numeri messi a segno non sono proprio da svolta per i fatturati dell'azienda, rispecchiando quello che rappresenta un mercato sempre più di nicchia (per costi e soprattutto per la poca fruibilità ormai di questi mezzi su strada) come quello delle moto sportive ad alte prestazioni. Questo però dimostra che quando si scende in campo con mezzi che riescono a stimolare ancora cuore e sogni dell'appassionato si riescono ad ottenere risultati anche in quello che ormai è un segmento di mercato tristemente in agonia. O vogliamo vederlo come un fenomeno relegato alle possibilità di pochi facoltosi motociclisti?

LA SPORTIVA CHE PIACE – E' pur vero che parliamo di una moto che rappresenta una rivoluzione nella storia di una azienda, brava nel fare sognare gli smanettoni,  con grandi abilità anche nel saper comunicare bene i pregi del proprio prodotto (comunque bello ben realizzato e dalle notevoli prestazioni), ed il fattore novità ha il suo bel peso, ma questo può vedersi comunque come segnale importante per quello che riguarda l'intero settore delle Racing replica,non solo maxi. Prodotti dalle caratteristiche tecniche di primo livello, belli da vedere, possono contribuire nel dare una scossa, nonostante sempre più spesso abbiamo prezzi che si allineano verso l'alto. Il finire del 2018 inoltre potrebbe segnare l'arrivo di modelli come la nuova BMW S1000RR (dato ormai per certo) o la Aprilia RSV4 "del decennale" (ipotesi che prende sempre più piede).

Le piccole cilindrate inoltre stanno, seppur lentamente, man mano rialzando la testa nonostante i tanti scetticismi riguardo prestazioni non da urlo e interesse dei giovani lontani dalle due ruote. La moto sportiva (ma non solo, anche una pepata naked a ben vedere) fa ancora sognare e cosa c'è meglio se non un sogno per stimolare i cuori dei sempre esigenti giovani?
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