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MotoGP, Rossi: siamo ancora al livello del 2017

"Honda e Ducati vanno forte e ora c'è anche Suzuki: dobbiamo lavorare. Le sensazioni a Losail? a metà tra quelle di Sepang e Buriram"

MotoGP: Rossi: siamo ancora al livello del 2017

Valentino, per il momento, è ancora costretto a inseguire. Ducati vola con Dovizioso, Suzuki sorprende con Iannone e Honda è sempre una certezza con Marquez. Yamaha, invece, sta cercando di risollevarsi ma l’operazione non è così semplice.

Nella seconda giornata di test in Qatar, il nome di Rossi è accanto alla 11ª posizione e, naturalmente, ci si aspettava di meglio.

La mia posizione non è ottima, ma sarei potuto essere qualche decimo più veloce perché non ho mai fatto un vero e proprio attacco al tempo. Ho montato le gomme nuove alla fine, ma ho avvertito una vibrazione all’anteriore e non ho potuto migliorarmi” spiega.

Lasciando da parte i numeri, qual è la sensazione in sella?
A metà strada tra quella provata in Tailandia e quella in Malesia. Sepang è stato il test in cui siamo andati meglio, a Buriram avevamo sofferto di più e qui siamo nel mezzo”.

Qual è il potenziale attuale della M1?
Penso che siamo più o meno allo stesso livello del finale della scorsa stagione”.

Cosa funziona e cosa no?
Il nuovo telaio mi piace, la moto curva meglio, ma secondo me dobbiamo lavorare sull’elettronica perché soffriamo in accelerazione. È difficile uscire dalle curve soprattutto quando abbiamo gomme usare, sotto questo punto di vista i nostri avversari sono migliori”.

La maggiore preoccupazione qual è, a Losail?
“Il mio passo non è male, il problema è con la gomma anteriore perché usando lo pneumatico che mi piace, quello di mescola media, difficilmente si arriva a metà gara. Bisognerà migliorare sotto questo aspetto, perché la gomma dura non va bene per noi, magari modificando il bilanciamento della moto”.

Che tipo di stagione ti aspetti?
È difficile fare previsioni, ma specialmente nella seconda parte del 2017 sia Ducati che Honda avevano fatto un grande passo avanti mentre noi avevamo sofferto. Più o meno siamo nella stessa situazione, quindi dobbiamo lavorare sodo”.

Il punto di riferimento in questo momento è la Ducati?
Fino a un certo momento, oggi, è stato Dovizioso quello che mi ha fatto più impressione, perché riesce ad andare molto forte. Però alla fine il miglior tempo lo ha fatto Iannone ed è stato molto veloce soprattutto nelle ultime due ore, anche con gomme usate. Anche Marquez ha fatto un buon tempo, quindi è difficile dire che ci sia solo la Ducati”.

Sono in tanti quelli davanti…
“Sembra che Ducati e Honda, ma anche Suzuki adesso, vadano forte, quindi bisogna lavorare”.

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