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MotoGP, In Qatar la legge di Andrea: 1° Iannone e 2° Dovizioso

TEMPI, DAY2 I due italiani davanti a Marquez e Zarco. Vinales è 7°, fuori dalla Top Ten Valentino (11°) e Lorenzo (14°)

MotoGP: In Qatar la legge di Andrea: 1° Iannone e 2° Dovizioso

Aveva ragione Dovizioso quando ieri, al termine della prima giornata di prove a Losail, diceva che sembra facile per tutti fare un giro buono. Basta guardare la classifica per accorgersene con 13 piloti racchiusi in meno di un secondo.

Tutti veloci, quindi, ma se ti chiami Andrea lo sei di più. Sono stati infatti Iannone e Dovizioso a monopolizzare le prime due posizioni della classifica. Il pilota della Suzuki ha piazzato, a 20 minuti dal termine della giornata, il tempo di 1’54”586, sopravanzando di appena 41 millesimi il ducatista.

La Suzuki (che qui ha portato un’evoluzione della nuova carena già vista in Tailandia) sembra avere trovato la strada giusta e non solo quando bisogna cercare l’attacco al tempo. Andrea, infatti, oltre ad avere trovato quella confidenza che gli mancava con le gomme nuove, è anche riuscito a essere costante. Non ha fatto long run, ma ha mostrato un buon ritmo in brevi uscite.

Se Iannone ha stupito, Dovi ha mostrato i muscoli in Qatar. Perché il forlivese non è stato velocissimo sul giro secco, ma anche messo in mostra un passo da riferimento. L’uscita in cui ha fatto segnare il proprio miglior tempo (effettuata dopo le 19, cioè nell’orario di gara) è stata di 11 giri, di cui due in 1’54” e tutti gli altri in 1’55”. I test non danno punti, si sa, ma Dovizioso è stato senza dubbio il migliore in campo oggi.

Il rivale numero uno per il campionato, Marc Marquez, gli è arrivato alle spalle facendo segnare il miglior crono in 1’54”753 a mezz’ora dalla bandiera a scacchi. Lo spagnolo ha piazzato la zampata dopo una caduta (senza conseguenze) patita qualche minuto prima alla curva 2, quando stava provando la nuova carena ‘alata’ di Honda. Un buon tempo per Marquez, ma non è stato altrettanto convincente sul passo come fatto da Dovizioso.

Al quarto posto (chiudendo un poker di marche tutte diverse) si è piazzata una Yamaha, ma oggi la M1 più rapida è stata quella di Zarco con le due ufficiali più in difficoltà rispetto a ieri. Infatti Vinales (6°) ha ritoccato di appena due millesimi il suo tempo di ieri e non è riuscito a scendere sotto il 1’55” (1’55”051 la sua migliore prestazione), Rossi invece ha tolto circa un decimo arrivando a 1’55”316, ma se ieri era 7° oggi è 11°.

Johann ha anche fatto un long run di 12 giri nel primo pomeriggio, girando costantemente in 1’56”. Si è poi migliorato nel corso della giornata, ma in uscite più brevi. In questo senso, è stato più convincente Maverick in un’uscita di 7 giri di cui 5 in 1’55”. Uscite più brevi invece per Valentino, a cui sembra mancare qualche decimo anche sul passo.

Tornando alla classifica, gli ultimi piloti a essere scesi sotto il 1’55” sono stati Rins e Crutchlow, rispettivamente al 5° e 6° posto. Sia lo spagnolo che l’inglese sono stati veloci sul giro secco, ma il loro ritmo non è a livello di quello dei migliori.

Del 7° tempo di Vinales abbiamo già detto, mentre all’8° e al 9° posto ci sono i due piloti del team Pramac Petrucci e Miller. La coppia è stata anche protagonista di una caduta ‘sincronizzata’ alla prima curva, a cui si è poi aggiunto anche Zarco, che ha costretto a metà giornata a esporre la bandiera rossa.

I due piloti (come il francese) non hanno riportato conseguenze, ma hanno perso solo un po’ di tempo. I loro tempi sono stati simili (1’55”188 contro 1’55”236) ma Danilo lo ha realizzato a inizio giornata, mentre Jack nella serata come la maggior parte degli altri piloti. Difficile valutare il passo dell’italiano, dati pochi giri percorsi.

A chiudere la Top Ten c’è invece Dani Pedrosa, protagonista di una partenza in salita oggi. Lo spagnolo ha recuperato nel finale, ma il suo passo non è stato convincente come quello dei migliori.

Passo in avanti invece per Aprilia, sia con Aleix Espargarò, 12° a 0”874, che con Redding, 15° a 1”122. La prima giornata in Qatar non era stata delle migliore per gli uomini di Noale, che stanno però risalendo la china.

Veniamo ora alle dolenti note con Lorenzo, in 14ª  posizione, dietro anche al debuttante Nakagami. Jorge è stato il primo pilota a scendere in pista questa mattina, ha provato la Desmosedici sia con la carena standard che con le ali, ma i tempo dicono che non ha risolto i propri problemi. Anche tralasciando i 9 decimi presi dal compagno di squadra Dovizioso, il maiorchino non ha fatto vedere sprazzi di luce neppure come ritmo. È stato inoltre, insieme a Bautista, l’unico pilota a non migliorare la sua prestazione rispetto a ieri.

Come accennato, Nakagami è stato il migliore debuttante, mentre Franco Morbidelli non è andato oltre alla 19ª posizione rimediando un distacco di 1"488. Per il pilota di Marc VDS il problema maggiore sembra essere ancora la capacità di sfruttare gomme e moto nel giro secco. Per quanto riguarda gli altri rookie: 21° Syahrin, , 22° Luthi (caduto senza conseguenze all’ultima curva) e 23° Simeon. Infine la KTM, in panchina Pol Espargarò, ha parzialmente parato il colpo con il 16° tempo di Smith.

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