Il test del Qatar per Marc Marquez è stato il primo dopo il rinnovo del contratto fino al 2020. Una firma in qualche modo annunciata, ma che il campione del mondo ha voluto apporre ancora prima dell’inizio della stagione.
“Avevo sempre detto che la Honda sarebbe stata la priorità - spiega - Avevamo iniziato a parlare del rinnovo qualche mese fa, ma volevo iniziare i test invernali per capire la situazione, sia dal punto di vista sportivo che personale. Ho seguito il mio cuore e alla fine è stata l’unica opzione che ho valutato, non mi sono seduto a parlare con nessun altro”.
Logicamente le garanzie tecniche hanno avuto il proprio peso, ma si mormora che anche l’aspetto economico non l’abbia lasciato insoddisfatto.
“Entrambi eravamo soddisfatti, io non solo dal punto di vista tecnico” scherza sull’importo dell’ingaggio.
Ora che il suo futuro è scritto, deve concentrarsi sulla moto. Marc aspettava Losail per chiarirsi le idee sul nuovo motore in una pista da sempre ostica per la Honda.
“L’anno scorso eravamo messi peggio su questo circuito ma, venendo da due piste con temperature molto più alte, sapevamo che il carattere del motore sarebbe stato più estremo - dice - Siamo comunque riusciti a fare alcuni cambiamenti che sono andati abbastanza bene. Chiaramente in alcuni circuiti saremo un passo in avanti, qui no ma è solo il primo giorno, bisogna mettere tutto a posto ed entrare nei dettagli”.
Oggi Marc si è risparmiato ma ha anche risparmiato le gomme
“Il primo giorno è sempre complicato, devi capire il circuito e sistemare il setup. Non abbiamo molte gomme se vogliamo fare delle prove approfondite nei prossimi due giorni, perciò oggi ho cercato solo la direzione e il ritmo. Domani entreremo nei dettagli - continua - Appena uscito in pista, con il sole, il motore non era male ma quando è venuta sera e le temperature si sono abbassate è diventato sempre più aggressivo. Abbiamo iniziato a lavorare e abbiamo trovato già qualcosa che mi ha aiutato, non siamo ancora al 100% ma sicuramente sulla buona strada”.
Marquez ha fatto anche qualche tornata in gruppo insieme ai compagni di marca.
“Ho fatto qualche giro insieme a Dani e Cal, ognuno di noi si è messo davanti a spingere. È sempre un bene capire i propri punti deboli rispetto alle altre Honda” conclude.