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SBK, FP2: Savadori ed Aprilia al top a Phillip Island

Miglior tempo per il cesenate sulla RSV4 veneta che regola Camier e Laverty nel finale di turno. 5° Melandri, 6° Rea, 9° Davies. A terra Baz e Lowes

SBK: FP2: Savadori ed Aprilia al top a Phillip Island

Su pista finalmente asciutta, Lorenzo Savadori è riuscito a portare l’Aprilia RSV4 del team Milwaukee così in alto da risultare il migliore di tutti nel secondo turno di prove libere del weekend australiano, il primo del 2018. 1’30”407 il tempo del cesenate, in palla nel saliscendi di Phillip Island, come in forma è la sua moto: in 29 giri la quattro cilindri numero 32 ha segnato la velocità di 315 chilometri orari, eguagliata solo dalla Panigale R di Marco Melandri, alla fine quinto.

Prima del ravennate e dopo “Sava”, ruggisce Leon Camier sulla Honda Red Bull, a tre decimi dall’Aprilia; anche Eugene Laverty è andato forte, tre decimi abbondanti e terzo tempo per l’irlandese dal compagno di box con gli stessi colori rosso e bianco.

Quarto crono di Tom Sykes con la miglior ZX10RR in pista; Tom sta prendendo le misure per la Superpole di domani, specialità che lo vede sempre assoluto protagonista; Melandri, che ha quasi sei decimi di gap dalla vetta, è stato più rapido di Johnny Rea, alla fine sesto e con un passo gara papabile di vittoria.

Settima prestazione cronometrica ottenuta dall’olandese Van Der Mark sulla R1 del team Pata, ottava la Ducati “privata” di Xavi Forse, nona quella ufficiale di Chaz Davies… ancora non sappiamo se sia una tattica o meno, è comunque un fatto che la settimana australiana del gallese non abbia ancora preso il volo.

Prende confidenza con la moto e con la pista l’americano Jacob “Jake” Gagne, decimo sulla Honda CBR Fireblade; undicesimo il turco Razgatlioglu che, proprio Phillip Island, debuttò in Superbike con la Kawasaki del team Grillini.

Gli spagnoli Torres e Ramos piazzano le rispettive MV Agusta e Kawasaki nelle posizioni numero dodici e tredici, quattordicesima la BMW di Loris Baz, con il francese rovinosamente a terra e portato successivamente al centro medico: niente di grave per l’altissimo pilota del team Althea, una contusione alla spalla non lo dovrebbe fermare.

Dall’America, sino al Sudamerica, con Jacobsen, Mercado ed Hernandez tra la quindicesima e diciassettesima posizione nella lista, i tre australiani e wild card Herfoss, Maxwell e Falzon precedono Ondra Jezek, in difficoltà.

Ancor di più in difficoltà Alex Lowes, subito fermo ad inizio turno dopo un ruzzolone della madonna arrivato alla curva Lukey Heights: come vediamo nella foto, la sua Yamaha ne è uscita davvero malconcia.

 

 

 

 

 


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