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SBK, Sfida nella notte a Phillip Island: tutti contro Johnny Rea

In 19 ai blocchi di partenza di questa 30^ edizione del Mondiale, Melandri e la Ducati chiamati a far cadere il Cannibale dal trono

SBK: Sfida nella notte a Phillip Island: tutti contro Johnny Rea

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I raggi del sole illuminano la vigilia di Phillip Island, dove i volti dei piloti sono distesi e sereni. C’è il tempo di scambiarsi qualche battuta nel paddock e poi tutti sul rettilineo di partenza per la tradizionale foto di rito che segna l’avvio del Mondiale con il vento a fare da contorno.

Parte quindi nella notte la trentesima stagione della Superbike con Johnny Rea e la Kawasaki pronti a mettere nel mirino il quarto titolo iridato. I favori sono infatti dalla parte del Cannibale, che durante i test invernali ha fatto valere la propria superiorità in sella alla giapponese. Nonostante la riduzione di 900 giri al motore (da 15.000 a 14.100), la ZX-10RR resta sempre la favorita e anche nell’ultimo test di martedì sul tracciato australiano il pronostico è stato rispettato col nordirlandese davanti a tutti seguito dal compagno Sykes.

Johnny ci ha tenuto quindi a mandare l’ennesimo segnale di quello che è il proprio potenziale, anche se Phillip Island ci ha abituato negli ultimi anni a gare combattute fino all’ultimo metro dove le sorprese non sono mai mancate. Proprio per questo motivo la Ducati, nell'ultimo anno del bicilindrico, cercherà di stravolgere il copione, affidandosi a Marco Melandri, al secondo anno in sella alla Rossa. Complice lo stato di forma non al top di Chaz Davies, a causa dell’infortunio dello scorso novembre, il ravennate sembra avere una marcia in più rispetto al proprio compagno, ma vietato considerare fuori dai giochi il gallese.

Chi al gioco punta a divertirsi è senza dubbio la Yamaha, in luce durante l’inverno con Alex Lowes e Michael van der Mark. La base del progetto  è solida e ora si insegue quella vittoria che manca da troppo tempo. Sembrano essere queste tre le squadre intenzionate ad ambire al successo, ma occhio a non tagliare fuori dai giochi la Honda, che con l’arrivo di Camier ha cambiato registro.

Sul giro secco il britannico ha convinto, bisogna però capire il potenziale sul passo gara. E che dire poi di Aprilia, chiamata a riscattare con la coppia Laverty-Savadori un 2017 amaro e lontano da quelle che erano le aspettative per il team Milwaukee. Il termine riscatto accomuna anche BMW ed MV Agusta, che in questa stagione hanno deciso stravolgere il proprio assetto, ripartendo da Loris Baz e Jordi Torres.

Saranno in tutto 19 i piloti schiarati ai blocchi di partenza. Inizialmente il numero arrivava a 22, ma l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto Andrea Grillini, accusato di riciclaggio di denaro sporco, è costata la mancata partecipazione della squadra al Mondiale insieme ai piloti Roberto Rolfo, Gabriele Ruiu e Christian Gamarino. Lasciando da parte le vicende legali, la speranza della nuova stagione è quella di vedere sfide avvincenti, che tanto ci sono mancate negli ultimi anni.

Le novità regolamentari, che hanno previsto in particolare la riduzione dei giri motore, sono state indirizzate proprio verso questa direzione. Sarà la volta buona? Lo speriamo di cuore, anche se a giudicare dall’inverno pare di assistere a un film visto e rivisto più volte.

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