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MotoGP, Buriram: debutto col botto, 40 mila spettatori per i test

Musica nel paddock, specialità culinarie in mostra e tifo da stadio in tribuna per la prima volta della pista thailandese nel Motomondiale

MotoGP: Buriram: debutto col botto, 40 mila spettatori per i test

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Si trattava di un semplice test, ma l’atmosfera che si respirava era quella del tradizionale weekend di gara. Musica a palla nel paddock, fiumi di motorini smarmittati schizzare come missili verso il circuito, specialità tipiche culinari in mostra come insetti, cavallette e peperoncini e per chiudere in bellezza tifo da stadio sulla tribuna centrale. Sono queste le immagini che ci portiamo a casa dalla tre giorni di Buriram. Un debutto col botto quello della MotoGP sulla pista thailandese, che da venerdì a domenica ha visto oltre 40 mila presenti, per l’esattezza 41.853.

I numeri parlano chiaro e per l’ennesima volta confermano la passione da parte degli asiatici nei confronti delle due ruote. Non avevamo bisogno di aspettare l’arrivo in Thailandia del Motomondiale per capirlo, dal momento che già con la Superbike il dato era apparso evidente. L’edizione 2017 del round del Chang è stato infatti il più seguito dell’intero Campionato con 80 mila spettatori, circa cinquemila in più rispetto alla tappa di Imola.

Per molti degli addetti ai lavori si trattava della prima presa di contatto col tracciato di Buriram e le parole di Gigi Soldano, al termine della prima sera mentre camminava lungo il paddock, ci hanno fatto sorridere: “Se c’è tutto sto casino per i test, per il Gran Premio cosa faranno (si domandava il fotografo)? Anche noi siamo molto curiosi di scoprire quale sarà l’atmosfera il prossima ottobre, ma allo stesso tempo c’è la convinzione che la tappa thailandese sarà un successo già annunciato.

 

Insomma, l’Asia, con la sua passione, la sua cultura e i suoi colori, si conferma per l’ennesima volta roccaforte delle due ruote e non rimarremmo nemmeno stupiti se tra qualche anno una tappa in Indonesia dovesse entrare nel calendario. Anziché guardare al futuro, preferiamo rimanere focalizzati sul presente, dal momento che ci sono alcuni aspetti che ci ha particolarmente incuriosito dopo questa tre giorni.

A differenza di una pista come Sepang, distante circa 20-30 minuti di macchina dall’aeroporto di Kuala Lumpur, il tracciato di Buriram è un po’ più complicato da raggiungere, dal momento che è situato a nord del Paese a 300 km dalla Cambogia. C’è quindi la possibilità di arrivarci in macchina, dall’aeroporto di Bangkok, impegnandoci oltre cinque ore. Oppure con un volo interno dallo scalo secondario Don Mueang della durata di un’ora.  

Per chi fosse intenzionato, queste sono le indicazioni necessarie per muoversi. Dimenticavamo però, in vista del GP di ottobre, tutti gli hotel a Buriram sono esauriti. I pochi rimasti liberi si trovano a circa 80-100 km di distanza. Il clima? Preparatevi: perché il termometro arriverà a toccare con facilità i 40 gradi, ma almeno non c’è quell’umidità solita ad attenderci a Sepang.     

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