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Moto3, Il Sic58 punta in alto con Antonelli e Suzuki

La squadra in onore di Marco Simoncelli vuole farsi notare dopo il primo anno di apprendimento. Papà Paolo: "Niccolò ha trovato il giusto ambiente, Tatsuki sarà la sorpresa. L'obiettivo è vincere"

Moto3: Il Sic58 punta in alto con Antonelli e Suzuki

Non manca mai un pizzico di emozione particolare quando si cita il nome di Marco Simoncelli, e l’evento odierno ne è la dimostrazione. Parliamo della presentazione del SIC58 Squadra Corse, che per il secondo anno consecutivo schiererà due moto sulla griglia della Moto3, continuando il percorso voluto ed intrapreso da papà Paolo nell'ormai lontano 2013. Un percorso che ovviamente non dimentica le proprie origini continuando a schierare anche giovani piloti nelle categorie inferiori; quest’anno infatti i colori del team saranno difesi anche nel CEV e nella European Talent Cup.

Tra le mura della “Galleria di Marco” all’interno del circuito di Misano, location legata a doppio filo al Sic, il mattatore dell’evento è stato ovviamente Paolo Simoncelli. “La differenza dallo scorso anno è che siamo più vecchi – scherza – ma siamo più sicuri di noi stessi. L’anno scorso eravamo tutti un po’ storditi dal debutto, ma abbiamo capito che possiamo fare bene avendo un buon potenziale, e questo ci da sicurezza. La squadra è stata rifondata, anche se a capo vi è sempre Marco Grana come unico capotecnico. Questa formula ha funzionato e vogliamo portarla avanti: spesso si creano degli attriti tra capo tecnici e per evitarlo questa è la strada”.

In primis nella mente di Paolo resta comunque un pensiero importante, espresso già l’anno del debutto e pronto ad essere assimilato anche dal nuovo arrivo Niccolò Antonelli: “E’ giusto che il marchio del team venga prima di tutto: si tratta di una leggenda che va avanti e di cui noi siamo solo i “Trasportatori”. L’arrivo di Niccolò è stata una cosa voluta da tutti e due; io sono felice che ci abbia scelto e credo che ci troveremo molto bene. La differenza in questo mestiere la fa il polso e quindi il pilota, e credo lui abbia trovato l’ambiente giusto in cui può davvero il massimo”.

Paolo è carico ed il suo sguardo lo esprime delle sue parole. Confida molto in entrambi i suoi piloti, ed avvisa la concorrenza sull'unico pilota confermato Tatsuki Suzuki. “Tatsu sarà una sorpresa – racconta Paolo – dato che i primi due anni in categoria è come se non li avesse fatti visto il poco supporto, mentre l’anno scorso con noi ha assorbito tutto ciò che gli è stato detto e sono convinto che possa fare molto bene. Arbolino? Non ne voglio parlare. L’obiettivo generale è vincere, e perché succeda servono velocità e fortuna”.

Una novità per questa stagione è il fatto che il team non condividerà più la base logistica con quello di Fausto Gresini, avendo acquistato un proprio capannone, ma l’ex campione del mondo 125 resta una parte importante all’interno della squadra nonché amico personale di Paolo. “Sono felice di rimanere vicino a Paolo per tante ragioni. Voglio accompagnarlo in questo percorso restando dove lui mi ha voluto; abbiamo condiviso momenti difficili, ed ora vogliamo condividerne anche di piacevoli”. Nel corso della presentazione non potevano non intervenire i due portacolori del team, ad iniziare da Niccolò Antonelli: “Su consiglio di Paolo ho iniziato a mangiare di più e ho preso quattro chili – apre scherzando – e la prima volta che sono salito in moto ho pensato solo a divertirmi. Voglio tornare davanti, poi vedremo; Tatsuki è simpatico e veloce, sarà un piacere aiutarci”.

Gli fa eco il giapponese, divenuto ormai jappo – riccionese, come avrà scritto anche sulla proprio moto: “L’anno scorso sono caduto troppo, quest’anno voglio migliorare e spero che tutti e due saremo molto veloci”. A gestire i due piloti sarà come detto Marco Grana, ex capotecnico del team Gresini, che mostra grande voglia di rivalsa: “L’anno scorso era tutto nuovo ed abbiamo concretizzato poco la nostra velocità, cosa che più di tutto ci ha rammaricato. Quest’anno vogliamo proprio fare questo, migliorando anche in qualifica dato che partire davanti aiuta notevolmente il compito in questa categoria”.

Photocredits Marzio Bondi


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