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Moto3, Antonelli: in questa squadra ho ritrovato il divertimento

Il romagnolo vuole ripartire dopo una stagione difficile: "Sono felice e fisicamente sto bene. Nei test sono stato più veloce di quanto pensassi, voglio tornare tra i primi"

Moto3: Antonelli: in questa squadra ho ritrovato il divertimento

C’è un grande sorriso sul volto di Niccolò Antonelli mentre toglie il velo a quella che sarà la sua moto per la stagione ormai alle porte, e questo può essere un segnale molto importante. Già perché l’ultima stagione per il cattolichino è stata a dir poco difficile, in quel che sulla carta doveva essere il team più forte avendo conquistato l’anno precedente il titolo. Invece problemi tecnici, con una KTM mai al livello delle Honda, e problemi di adattamento hanno trasformato l’anno della consacrazione nell’anno più difficile da quando Nicco ha esordito nel mondiale.

Ora ecco una nuova avventura in un team, il SIC58 Squadra Corse, che per varie ragioni potrebbe davvero essere quello giusto per mostrare il proprio valore.

Molti dicono che questo è il miglior team in cui tu potessi andare

“Sono d’accordo. La mia prima scelta è stata questa squadra perché volevo tornare in una situazione più tranquilla, ed a ciò si è aggiunto il fattore Honda che per me è senza dubbio molto positivo. Quando sono salito per la prima volta in sella a questa moto ho solo pensato a divertirmi, e posso dire di aver ritrovato il divertimento che avevo smarrito”

Hai trovato una famiglia dopo una stagione in un ambiente all’apparenza difficile…

“L’anno scorso ho avuto a che fare con persone davvero ottime e molto professionali. Semplicemente sono finito in quel team nel momento sbagliato, ovvero quando loro avevano qualche problema con la moto, cosa che ha reso tutto più difficile. In generale comunque era tutta un’altra atmosfera, qui è tutto più familiare”.

Come ti senti moralmente e fisicamente?

“Moralmente bene, sono molto felice di far parte di questo progetto. Fisicamente anche, sono molto più a posto rispetto alla seconda parte della stagione scorsa”.

Passiamo alla pista. Un bilancio dei primi test?

“Direi sopra le aspettative. Mi aspettavo di arrivare alla velocità avuta nei test più avanti, magari durante la stagione, quindi non posso che essere molto contento di tutto questo. Devo comunque ritrovare un pizzico di velocità che ho perso l’anno scorso, poi sarò pronto”.

Hai già notato particolari differenze tra Honda e KTM?

“Si tratta davvero di due moto completamente diverse. La cosa che cambia di più, dato che per essere veloci bisogna in primis essere veloci all’interno delle curve, è l’impostazione di guida. Sulla Honda mi sento più comodo e riesco a muovermi meglio con il corpo”.

Che anno pensi possa essere per te? Un anno zero? L’anno in cui esplodere del tutto? Un anno di transizione?

“Sicuramente non l’anno zero, spero quello della rinascita. Mi è capitata una stagione no ed a molti sembra sia successa una catastrofe, tanto che sto iniziando a pensarla così. Voglio solo riscattarmi e tornare con i primi. Forse il fatto che fossi nella squadra campione del mondo ha aiutato questo pensiero comune”.

Quest’anno sarai forse la prima guida nel team, almeno per l’esperienza

“Io non penso ci sarà una prima guida, saremo sicuramente sullo stesso piano a prescindere dall’esperienza. Con Tatsu ho un bel rapporto e stiamo già lavorando insieme a lui e Paolo; abbiamo fatto una riunione a tre e ci daremo una mano per stare nelle posizioni che contano più facilmente. In primis nelle qualifiche come già fanno molte squadre, poi in gara ognuno pensa per sé”.

C’è posto al momento nella tua mente per la Moto2?

“Non voglio pensarci quest’anno perché ho sempre sperato nel salto. Due anni fa forse era il momento più giusto per fare il salto ma non l’ho fatto per vincere con Ajo e non è andata così. Quest’anno quindi voglio solo pensare al presente”.

L’obiettivo dal Qatar in poi è…

“Tornare davanti a lottare con i primi. Una volta arrivati lì vedremo”.

Photocredits Marzio Bondi


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