Tu sei qui

MotoGP, Rossi: "Con la Yamaha è come giocare a carte"

Valentino: "La situazione è imprevedibile, può cambiare da un giorno all'altro, anche se oggi ho fatto un passo avanti"

MotoGP: Rossi: "Con la Yamaha è come giocare a carte"

Se Maverick Vinales vede tutto nero al termine della tre giorni di Buriram, Valentino Rossi sembra avere un pizzico di fiducia. Le difficoltà non mancano per il nove volte iridato, anche se l’ultima giornata di test ha regalato qualche indizio positivo al Dottore in ottica Qatar.  

Oggi siamo riusciti a migliorare, realizzando anche un buon tempo – ha esordito – peccato per l’errore commesso nel giro conclusivo all’ultima curva, dove ho lasciato qualche decimo, dato che potevo arrivare sull’1’30”2”.

Da Sepang a Buriram molte cose sono cambiate.

“In Malesia abbiamo visto molti piloti veloci, mentre qua tanti soffrire – ha analizzato - penso che l’unica moto veloce in entrambe le piste sia stata la Honda con Marquez, così come Crutchlow e Pedrosa, mentre la Ducati si è rivelata velocissima con Jorge a Sepang e qua discontinua”.

Valentino sa che serve compiere un passo avanti.

“Dobbiamo migliorare, perché non è stato compiuto un grande passo sull’elettronica – ha ammesso - questa è una situazione con cui mi devo confrontare oggi, magari in Qatar potrebbe esser diversa e andare meglio. Purtroppo non si può mai sapere cosa capita”.

Una cosa è certa: quello che poteva fare, il portacolori Yamaha lo ha fatto.

Ho dato tutti i feedback necessari agli ingegneri, ma non è cosi semplice – ha sottolineato - come ho già detto non credo che ci saranno grandi cambiamenti in vista di Losail sul fronte elettronica”.

Valentino ammette senza troppi giri di parole che l’appuntamento thailandese si è rivelato più complicato del previsto.

“Nell’ultima ora sono riuscito ad essere abbastanza veloce, ma non nego che abbiamo sofferto ed è stata dura. Sembra di essere nella situazione dello scorso anno. Il problema è che non sappiamo mai cosa aspettarci – ha aggiunto - è come giocare a carte. È una situazione che mi è successa solo nel 2017 in carriera – ha proseguito -prima le gomme erano costanti, adesso invece può cambiare tutto”.

Nonostante tutto, sembra esserci qualche aspetto che gioca a suo favore.

Abbiamo lavorato sulla distribuzione dei pesi e adesso riesco ad entrare più veloce in curva, sentendomi forte in accelerazione e anche con l’anteriore. Purtroppo con la gomma posteriore fatichiamo.  

Rossi entra quindi nel merito.

“Con la morbida riusciamo ad essere più veloci, però sulla distanza gara soffriamo. Con la dura è invece il contrario, arriviamo alla fine della corsa, ma manca la prestazione”.

In confronto a Vinales, Valentino ha dimostrato maggiore competitività. Gli viene quindi chiesto se la strada da seguire sia la sua?

“In realtà questa è una cosa che si dice più che altro per i giornalisti, ma non è vero (sorride), io posso utilizzare del materiale e lui altro – ha dichiarato – con Maverick parliamo di telaio ed elettronica, ma tutto dipende dalle gomme, che un giorno vanno bene e l’altro no. Personalmente posso dire che questo telaio è meglio, dato che è più simile al 2016 – ha concluso Rossi - qua a Buriram sono state provate molte cose, ma come ho detto non è stato fatto un passo avanti importante”.


Articoli che potrebbero interessarti