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MotoGP, Rins: Suzuki veloce come ai tempi di Vinales? Questa è la strada

Iannone: "Soffro sul giro secco, m ora ho le idee più chiare riguardo la strada da imboccare per lo sviluppo della moto"

MotoGP: Rins: Suzuki veloce come ai tempi di Vinales? Questa è la strada

Una delle rivelazioni di questi test a Buriram è senza dubbio rappresentata da Alex Rins. Lo spagnolo ha archiviato la giornata alla spalle di Marquez, incassando meno di quattro decimi dalla vetta e confermando ancora una volta i propri progressi in sella alla Suzuki. Dal suo volto non può quindi che trapelare grande fiducia.

“Sono davvero entusiasta perché i tempi confermano che il nostro lavoro sta dando i frutti attesi – ha detto lo spagnolo – qua in Thailandia abbiamo avuto modo di provare tutto il materiale a disposizione, tra cui la nuova carena, che mi ha lasciato ottime impressioni”.

A proposito di aerodinamica Rins entra nel dettaglio.

Con la carena più lunga devo dire che ho avverto maggiore competitività su questa pista, infatti la Suzuki si è rivelata più efficace in accelerazione. Adesso vedremo come sarà la situazione in Qatar”.

Alex sta quindi percorrendo la strada tracciata a Sepang.

La moto è praticamente identica a quella utilizzata due settimane fa in  Malesia – ha ricordato – il motore e il telaio sono infatti gli stessi. La scorsa stagione i tanti infortuni mi hanno frenato, infatti è venuta a mancare la continuità. Adesso invece riesco ad essere regolare, forse devo lavorare di più sul passo gara, però in frenata credo sia stato fatto un importante passo avanti”.

In molti sognano di rivedere la moto giapponese veloce come ai tempi di Vinales.

“Penso che siamo sulla strada giusta, la moto è cresciuta e tutti noi vogliamo toglierci molte soddisfazioni. Il nostro obiettivo è quello di lottare per il podio, dato che abbiamo maggiore esperienza”.

Dall’altra parte del box Andrea Iannone e costretto a rincorrere, dovendo fare i conti con un gap dalla vetta che arriva a sfiorare il secondo.

Non sono soddisfatto al 100% di questo test – ha detto The Maniac – anche se c’è stato comunque un miglioramento graduale. Purtroppo sul giro secco fatico ad essere veloce con le gomme nuove, come già era accaduto ieri, mentre sul passo riesco ad avere maggiore competitività con quelle usate”.

Andrea cerca però di essere fiducioso.

“Ora la situazione generale mi è più chiara – ha assicurato - questo lo dico riferendomi alla strada che bisogna seguire per lo sviluppo della moto. È proprio in quella direzione che lavoreremo a partire dai test del Qatar, cercando di essere rapido sul giro”.   

Per finire l’alfiere Suzuki sale in cattedra e si dà un voto della tre giorni.

“Personalmente la giudico positiva. Come giro secco mi do un -1, devo capire infatti come mai fatico così tanto. Sul passo invece opterei per un 7. Sotto questo aspetto sono un po’ più fiducioso, anche se non siamo ancora pronti per vincere”.

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