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MotoGP, Morbidelli: finalmente sono caduto... spingendo

"Toccare il limite serve a capire dove sia e a spostarlo. La pista di Buriram? Sono in estasi per la MotoGP, godrei anche in un kartodromo"

MotoGP: Morbidelli: finalmente sono caduto... spingendo

Per crescere bisogna anche sbagliare e poi fare tesoro dei propri errori, vale anche per la MotoGP e Morbidelli lo ha capito bene. Il campione del mondo Moto2 è attento a non strafare, ma dall’altra parte sa anche che a volte bisogna buttarsi… in tutti i sensi.

Piano piano ci stiamo avvicinando al limite e oggi lo abbiamo superato… perché ho fatto la mia prima caduta mentre stavo spingendo” dice.

Puoi spiegarti meglio?
Fin’ora ero sempre andato a terra per inesperienza, mentre questa volta quando ho messo la gomma nuova non riuscivo ad abbassare il tempo e allora ho incominciato a spingere sempre di più finché non ho perso l’anteriore”.

È stata una lezione importante?
Toccare il limite in questo modo ti aiuta a capire dove sia e come spostarlo”.

Senti di essere in crescita?
Mi sto divertendo a guidare, abbiamo migliorato la moto e la sto capendo molto di più. Oggi avevo un buon passo e stiamo iniziando a lavorare seriamente, nel senso che cominciamo a capire in quale direzione andare”.

Un buon ritmo dicevi, ma anche il 18° tempo…
Purtroppo quando monto la gomma nuova non riesco a migliorare, mentre i piloti 'buoni' abbassano il tempo almeno di un secondo. Bisogna capire il perché e progredire sotto quel punto di vista”.

Anche perché la lotta si preannuncia dura...
Sarò tosta, tra i debuttanti Nakagami va molto forte e sarà una bella battaglia. Quest’anno ci sono tanti piloti velocissimi ed entrare anche solo nei primi 12 sarà un problema, c’è molta selezione. Sarà interessante, ma il rovescio della medaglia, per così dire, è che basta migliorare poco per trovarsi molto più in alto e viceversa. Voglio guardarla dal lato positivo”.

Hai trovato qualche maestro lungo la pista per prendere ispirazione?
“In MotoGP, chiunque tu segua ti va bene. Non mi fermo ad aspettare nessuno perché penso sarebbe controproducente, ma se mi ritrovo qualcuno davanti lo osservo ben volentieri. Chiunque ti può insegnare qualcosa. Oggi mi è capitato di seguire Pedrosa ed è veramente bello vederlo guidare, ero affascinato dal suo stile”.

Cosa pensi del circuito di Buriram?
Sono in estasi per la MotoGP quindi godrei a guidare anche in un kartodromo (ride) Comunque questo è un pistone, ci sono due rettilinei in cui puoi sfruttare tutta la potenza e stacchi a più di 320 km/h: è ogni volta una bellissima sensazione”.

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