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MotoGP, Test: buona la prima per Crutchlow in Thailandia

I TEMPI. Classifica cortissima con 12 piloti in mezzo secondo: Cal e Rins davanti a Marquez e Dovizioso, Rossi è 8°

MotoGP: Test: buona la prima per Crutchlow in Thailandia

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Poco più di 4 chilometri e mezzo, 2 curve a sinistra e 5 a destra, un rettilineo lungo un chilometro e un altro poco più corto: è questo l’identikit del Chag International Circuit, dove oggi i piloti della MotoGP hanno messo le ruote per la prima volta. La prima buona notizia è che l’asfalto era in buone condizioni, una cosa non così scontata quando si arriva in una pista scarsamente usata.

Un bene per le gomme, che non si sono distrutte a causa di una superficie sporca. A proposito di pneumatici, in  Thailandia Michelin ha messo a disposizione 4 diverse opzione per l’anteriore (tutte simmetriche) e altrettante per il posteriore (tutte asimmetriche). Le mescole sono una selezione di quelle usate a Brno, Termas de Rio Hondo, Sachsenring e Sepang, più le evoluzioni già portate nei test in Malesia.

Veniamo ora alla classifica, molto corta considerando che ci sono 12 piloti in mezzo secondo. In cima il nome è quello di Cal Crutchlow che nell’ultima ora ha piazzato il tempo di 1’30”797. I confronti a distanza lasciano sempre il tempo che trovano, ma siamo 2 secondi abbondanti sotto la pole position di Rea in SBK (1'32"957).

Se l’ottimo risultato di Cal, davanti a tutti gli ufficiali, può risultare in qualche modo inaspettato, ancora di più è il secondo posto di Alex Rins sulla Suzuki. Lo spagnolo, che già a Sepang era stato a suo agio sulla GSX-RR, si è fermato a 15 millesimi dal britannico.

Dietro alla ‘strana coppia’, i due piloti più attesi Marquez e Dovizioso, che si sono marcati stretti come già accaduto a Sepang e, a differenza degli altri, non hanno sfruttato le ultime ore del pomeriggio per attaccare il cronometro. Marc comunque paga appena 0”115 dal compagno di marca e il Dovi è a 33 millesimi, con il fiato di Pedrosa sulle spalle (a 15 millesimi). Come potete leggere QUI, Andrea ha provato la nuova carenatura portata da Ducati sul finire della giornata.

La Rossa non ha brillato solo con Dovizioso, ma anche con Petrucci (sulla GP18) e Miller (sulla GP17). I due piloti di Pramac sono al 6° e 7° posto, con un gap limitato a un paio di decimi. Meno positiva, almeno nella mattinata, la giornata di Lorenzo che solo nel finale è riuscito a scalare la classifica per portarsi fino alla 10ª posizione.

Davanti al maiorchino ci sono Andrea Iannone e Valentino Rossi, che nel giorno del suo 39° compleanno è il migliore pilota Yamaha con l’8° tempo. Vinales è tre posizioni indietro ma a solo un decimo dal Dottore, mentre Zarco è 12°. Il francese ha deciso di continuare a usare il telaio 2016, scartando il 2017, ma con il nuovo motore.

Continuando a scorrere la classifica, dietro a Rabat e Bautista, troviamo le due Aprilia al 15° e 16° posto, davanti a Nakagami, oggi il miglior debuttante in pista. Il giapponese è a 0”895 dalla vetta, mentre Morbidelli è a 0”932 e al 19° posto. A chiudere la classifica c’è logicamente Syarhrin alla sua prima volta su una MotoGP. Considerando che per il malese era tutto nuovo, non ha sfigurato con un gap di 2”368.

Da segnalare, nel corso della giornata le cadute di Crutchlow, Bautista e Pedrosa all'ultima curva, un rampino da prima marcia molto insidioso. Alla 7 è invece finito a terra Simeon, nessuna conseguenza fisica neanche per lui.

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