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MotoGP, Marquez: Valentino? a 39 anni nessuno come lui

"È impressionante quello che fa, ogni pilota vorrebbe riuscirci". Sulla pista di Buriram: "solo un giro in scooter, ma mi piace"

MotoGP: Marquez: Valentino? a 39 anni nessuno come lui

I test in Tailandia saranno importanti per tutti i piloti, ma speciali solo per due. Questa volta lo sport non c’entra, perché Valentino Rossi e Marc Marquez festeggeranno a Buriram il proprio compleanno, l’italiano domani, il 16 febbraio, lo spagnolo il giorno successivo.

Appena 24 ore di differenza per i festeggiamenti, ma sono 14 gli anni che li separano. Marc spegnerà 25 candeline, il Dottore un po’ di più. Marquez ha voluto fare i suoi complimenti all’avversario.

Quello che sta facendo Valentino con 39 anni è veramente impressionante, è qualcosa che tutti i piloti vorrebbero fare. Ha sempre mantenuto motivazioni e competitività per tutti questi anni e nessuno l’aveva fatto prima di lui. È in grado di migliorarsi in ogni stagione, spero solo che non continui a farlo perché è già molto veloce - ha scherzato - Comunque se lo merita perché lavora tanto”.

Marc ha poi parlato del nuovo tracciato, una novità per tutti.

La prima impressione, dopo un giro sullo scooter, è che sia un circuito stretto, molto diverso da Sepang nonostante per le temperature molti li accostino - ha spiegato - Sembra una pista veloce, con due lunghi rettilinei in cui la Ducati andrà sicuramente bene, ma poi c’è una parte centrale molto tecnica, per il momento mi piace, vedremo cosa succederà domani sulla MotoGP”.

Fondamentale sarà prepararsi nel migliore dei modi per potere sfruttare al meglio i 3 giorni di test.

L’importante è parlare con la propria squadra e cercare di azzeccare la rapportatura del cambio, perché se si sbaglia sotto questo aspetto poi serve molto tempo per sistemare le cose - ha avvertito Marc - Abbiamo studiato i dati della Honda SBK per intuire quale marce servono, poi i dettagli li capirò guidando. Alla fine i test servono a questo e possiamo andare con calma”.

Il Chang International Circuit è una pista particolare e non è automatico accostarla a un’altra presente in calendario.

Difficile dire se assomiglia a qualche altra pista, alcuni settori mi fanno venire in mente Misano, ma alla fine sono due circuiti completamente diversi”, ha concluso.

Anche per Dani Pedrosa il lavoro è stato simile a quello del compagno di squadra. Smaltito il bagno di folla con i tifosi, si è tuffato in un giro di pista per cercare di ricavare il maggior numero di informazioni possibile.

“La prima impressione è che fa molto caldo, anche se l’umidità è minore rispetto alla Malesia - ha raccontato con un sorriso - Si parte con un lungo rettilineo poi la pista diventama  stretta nel finale, dovremo scendere in pista domani con la MotoGP per capire meglio. L’asfalto sembra abbastanza buono, ma dovremo scoprire quanta aderenza offra”.

Anche Dani ha dato un’occhiata ai dati dei piloti SBK.

È normale prendere come riferimento chi è già stato qui, ho guardato delle gare per vedere le traiettorie e soprattutto cerca di capire quale rapportatura del cambio usare. È questa la cosa più importante, devi usare anche l’esperienza e l’intuito per fare un buon lavoroha concluso.

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