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Cecconi: la MotoE è interessante, ma non faremo i pionieri

Il CEO di Aruba: "abbiamo un lavoro da finire in SBK. Non ho ricette per rivitalizzare il campionato, ma amavo la vecchia Superpole"

MotoE: Cecconi: la MotoE è interessante, ma non faremo i pionieri

Dal 2015 Ducati, per la SBK, ha unito il suo nome a quello di Aruba per il team ufficiale. Un percorso che continuerà anche quest’anno e poi, sicuramente, ancora il prossimo. Motori e tecnologia, un binomio calzante di cui il CEO Stefano Cecconi va sicuramente fiero.

“Il nostro contratto con Ducati scade a fine 2019, quindi porteremo in pista la Panigale V4 il prossimo anno” spiega l’amministratore delegato che ha scelto di impegnarsi nelle derivate di serie per un motivo preciso.

“La nostra idea originale è sempre stata quella di avere un nostro team, in SBK è possibile mentre in MotoGP no. Avere un ruolo solo da sponsor non era quello che ci interessava, magari in futuro troveremo una quadra, ma quello che ci interessa adesso è riuscire a portare termine il nostro lavoro” afferma.

Ci potrebbero essere anche altre opportunità allettanti in futuro, per esempio la MotoE.

Mi tenta, è stimolante come progetto perché, come stiamo vedendo, pare che il futuro sia elettrico, o quanto meno ibrido - ammette Cecconi -  Sicuramente è interessante, non saremo dei pionieri in questo campo, siamo ancora legati al mondo delle corse tradizionali, ma stiamo guardando con attenzione a quel mondo. Anche per via della nostra vocazione ‘green’, noi realizziamo i nostri data center con attenzione all’ambiente e quindi ci interessa un approccio di questo tipo”.

Intanto Aruba ha le sue radici nella SBK, un campionato che sta vivendo un momento non semplice. Cosa propone Cecconi per rivitalizzarlo?

Ricette non ne ho, è un tema difficile da affrontare perché ci sono tante possibilità ma poche certezze se funzioneranno o meno. Personalmente, da alcuni punti di vista sono un nostalgico e penso alla Superpole con un giro secco, che mi è sempre piaciuta da spettatore - afferma - Alcune scelte hanno funzionato, anche se erano state accolte con dei dubbi. Ora voglio vedere come andrà con il nuovo format dei turni di prove libere”.

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