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SBK, Guandalini: Barni è il riferimento, ora possiamo colmare il gap

La nuova R1 alza l'asticella nella sfida tra privati: "Jezek ci ha detto che la moto è avanti anni luce. Russo? Le gare non si vincono sul web"

SBK: Guandalini: Barni è il riferimento, ora possiamo colmare il gap

I piloti cechi hanno stuzzicato non poco Mirco Guandalini. In passato fu Jakub Smrz, adesso è invece il turno di Ondrej Jekez. Toccherà a lui tenere alti i colori del team emiliano nella prossima stagione del Mondiale Superbike, al via tra poco più di un mese in Australia.

Guandalini, ormai ci siamo. Tra circa due settimane si parte per Phillip Island.

Il tempo incalza e siamo pronti per questo primo appuntamento della stagione – ha esordito il numero del team - sarà un banco di prova interessante, perché il tracciato australiano è unico nel suo genere e c’è tanta attesa. Ovviamente Phillip Island e la tappa di Buriram sono particolari, credo che il potenziale emergerà quando sbarcheremo in Europa”.

Ha parlato di potenziale. Quest’anno avrà una Yamaha ancora più performante viste le concessioni previste dal regolamento.

“Esatto, potremo fare affidamento su una R1 versione 2018 con l’elettronica Magneti Marelli – ha sottolineato – nel 2016 utilizzavamo quella della Stock, mentre ora abbiamo compiuto un passo avanti, che ci permetterà di crescere e migliorare in termini di prestazione”.

Immagino che il vostro obiettivo sia quello di lottare con i team privati. Basteranno soltanto le novità riguardanti l’elettronica?

“Penso che anche la ciclistica possa rappresentare un nostro punto di forza – ha sottolineato – Jezek dopo aver provato la moto è rimasto incredibilmente sorpreso. Ha detto che questa moto è avanti anni luce rispetto alla Kawasaki”.

Torniamo alla sfida tra i team privati. Pensate di avere tutto quello che serve per rimanere là davanti?

“Il nostro obiettivo è quello di avvicinarci al team Barni – ha svelato – cito questa squadra perché la considerò tra le più competitive. Oltre ad avere una grande struttura, può fare affidamento su un pilota del calibro di Forés. Ma oltre a loro c’è anche Puccetti, senza scordarsi di Mercado e Ramos”.

Ha nominato Puccetti. È rimasto sorpreso da Razgatlioglu?

Molto, è un ragazzo con un grande futuro all’orizzonte e lo si è visto nell’ultima uscita in Portogallo”.

Il test in Portogallo per voi è stato in salita.

“Purtroppo abbiamo avuto un problema tecnico che ci ha frenato, ma a Jerez siamo riusciti ad avere indizi interessanti che ci fanno ben sperare per l’Australia. E’ proprio da lì che vogliamo partire per essere pronti al via del Campionato”.

Quest’anno avete puntato su Jezek. Un altro ceco dopo Smrz. È solo un caso?

“Direi proprio di sì, Ondrej è un ragazzo molto rispettoso ed educato e siamo convinti di aver fatto la scelta giusta dopo alcune difficoltà del 2017. Con lui puntiamo ad avvicinarci alla top ten e a cercare di lottare per la vetta con i team privati”.

Il 2017 non è stato un anno facile per voi.

Purtroppo ci sono stati alcuni problemi nel team come tutti voi sapete, tipo la polemica con Russo, adesso però è giunto il momento di ripartire e pensare solo al presente”.

Ha detto di Russo.

Ovviamente c’è dispiacere per come si è conclusa l’esperienza con Riccardo. Voglio però dire una sola e ultima cosa su questa vicenda”.

Ci mancherebbe.

Le gare non si vincono su Facebook, ma in pista. Dopo Russo la nostra moto è stata affidata ad Andreozzi e lui ha dimostrato di essere più veloce. Auguro comunque a Riccardo di fare bene nella Stock nel prossimo Campionato”.    

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