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MotoGP, Guidotti: Bagnaia? è sotto la nostra lente da anni

Il team manager di Ducati Pramac a caccia di talenti: "normale pensare a un italiano. Mir un predestinato, qualche contatto con Oliveira"

MotoGP: Guidotti: Bagnaia? è sotto la nostra lente da anni

Le moto non hanno ancor messo le ruote in pista in questo 2018, ma già i pensieri di tanti sono rivolti al prossimo anno. Il mercato piloti si preannuncia incandescente e non solo per la caccia ai top rider, tutti in scadenza di contratto, ma anche per cercare di accaparrarsi i migliori giovani talenti.

Vale soprattutto per le squadre satellite, come Pramac, a cui spesso e volentieri è dato il compito di svezzare le nuove leve e prepararle alla squadra ufficiale. Francesco Guidotti, il team manager della squadra senese, si è già messo in caccia.

Francesco, Ciabatti, il direttore sportivo di Ducati, ci ha detto in un’intervista di seguire con attenzione Bagnaia e Mir. Stai pensando a uno dei due?
Come fai a non pensare a due piloti così? (ride) Bagnaia, soprattutto, è sotto la nostra lente di ingrandimento da almeno un paio d’anni. Lo ricordo al CEV, un ragazzo giovane che va all’estero ed è molto veloce attira attenzione”.

Ti piace?
In Moto3 ha fatto vedere di essere molto veloce anche quando non aveva a disposizione la moto migliore del lotto. Lo scorso anno è stato il migliore debuttante in Moto2”.

E poi è italiano…
E noi siamo una squadra italiana che corre con una moto italiana… è normale cercare un pilota italiano”.

Anche Mir è nel mirino di molti.
Sembra un predestinato e non vedo motivi per cui non debba andare forte anche in Moto2”.

Insomma, non cercherete Marc Marquez.
Magari Alex, anche lui è un pilota interessante ma è legato a Honda e al team Marc VDS”.

Un altro nome?
Oliveira, con lui c’è già stato qualche contatto, anche se è stato solo un pourparler. Non nascondo che ci sia un interessamento, anche se so che è in orbita KTM. Gli austriaci hanno fatto bene lo scorso anno in MotoGP, ma la cosa più difficile è togliere gli ultimi decimi, magari ci sarà qualche possibilità”.

Ti immagini un team con due debuttanti?
Sarebbe un bel rischio, preferirei un rookie e un pilota esperto, in modo da avere maggiore continuità all'interno della squadra. Per chi arriva in MotoGP, inoltre, è più facile se ha un compagno di squadra con esperienza con cui confrontarsi. Sicuramente avere due debuttanti sarebbe una bella sfida al punto di vista personale, ma ne ho già abbastanza da affrontare (ride)”.

Hai paura di perdere Petrucci a fine anno?
Vorrei perdere Danilo, ma nel senso buono. Se andasse nel team ufficiale Ducati saremo tutti contenti perché avemmo fatto la nostra parte nel suo processo di crescita”.

Si parla spesso di Pramac come di uno Junior Team, ma in verità, Iannone a parte, la squadra ufficiale non ha mai pescato dalle vostre fila.
“Il nostro rapporto con Ducati va oltre a questo aspetto, si tratta anche di una collaborazione tecnica. Negli anni in cui non abbiamo contribuito per i piloti, lo abbiamo fatto in maniera importante per lo sviluppo della moto”.

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