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Sunderland si prende la vetta nella prima tappa, 35° Botturi

Partenza a razzo per il campione in carica che rifila 32" alla Yamaha di Van Beveren e 55" alla Husqvarna di Quintanilla, 5° Barreda 

Dakar: Sunderland si prende la vetta nella prima tappa, 35° Botturi

È ripartito da dove aveva lasciato. La prova d’apertura della Dakar ha esalto il campione in carica Sam Sunderland. Nella speciale di 31 km che conduceva da Lima a Piscopo, una sorta di antipasto in vista della sfida che prenderà il via quest’oggi, l’alfiere KTM ha messo tutti in riga siglando il riferimento in 20’56”. Di più non poteva quindi aspettarsi il britannico, scattato per ultimo in virtù della partenza invertita.

Il leader della corsa ha rifilato 32” al primo degli inseguitori, ovvero la Yamaha di Adrien Van Beveren, mentre in terza posizione la Husqvarna di Pablo Quintanilla (+55”). All’appello non manca nemmeno la Honda, che in questa edizione del RAID sogna il gradino più alto del podio. Il migliore per la Casa dell’Ala Dorata è stato Joan Barreda, che ha accusato 56” dalla vetta.

Sarà soltanto il primo stage,  ma è interessante notare come nelle prime quattro posizioni ci siano quattro costruttori diversi. Nella top five si inserisce anche la Yamaha del francese Xavier de Soultrait (+1’06”), seguito a sedici secondi dalla KTM dell’austriaco Matthias Walkner, indicato da Botturi come il favorito per la vittoria.

Tra le sorprese della giornata inaugurale spicca il boliviano Daniel Nosiglia, autore dell’ottavo crono alle spalle dell’argentino Franco Caimi, mentre decima la Honda di Kevin Benavides. Quattro posizioni più arretrato il vincitore della Dakar 2016, Toby Price, al rientro dopo la frattura al femore della scorsa edizione.

Per quanto riguarda invece gli italiani il più veloce di tutti è stato Alessandro Botturi. Una partenza a rilento per il pilota bresciano, che archivia la speciale col 35° crono a 5'37" dalla vetta. È solo il primo giorno è non c’è motivo di prendere rischi. Stesso discorso per il connazionale Jacopo Cerutti, staccato di sette posizioni.

Sabato amaro per Jurgen Droessinger. Il tedesco ha riportato la frattura del polso in seguito a un incidente che ha visto coinvolto un suv. È andata addirittura peggio a Joaquim Rodrigues, finito a terra per poi essere trasportato in elicottero al centro medico.

Oggi si riparte con la seconda tappa della lunghezza di 278 km di cui 267 in prova speciale.   

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