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MotoGP, Dovizioso: Ducati è migliorata, ma non abbastanza

"Il nostro limite più grosso è rimasto. Lorenzo? normale abbia difficoltà, voglio vederlo in gara"

MotoGP: Dovizioso: Ducati è migliorata, ma non abbastanza

In Malesia la Ducati aveva fatto sudare gli avversari, a Phillip Island la situazione è cambiata. La pista australiana non è la migliore per la Desmosedici, o meglio ne mette in evidenza i limiti. Lo sa bene Andrea Dovizioso, il migliore dei piloti in rosso con il 7° tempo, che da questi 3 giorni di test ha avuto delle conferme che probabilmente di aspettava.

“Abbiamo fatto dei piccoli miglioramenti, ma non siamo ancora riusciti a migliorare a sufficienza i lati negativi che avevamo l’anno scorso - ammette - principalmente fare girare la moto a centro curva più velocemente. Quindi sono consapevole che questo non basta per farci stare davanti in tutte le piste”.

La GP17 non è regredita improvvisamente, ma a Phillip Island i suoi punti di forza contano meno.

Qui certi limiti in moto sono più evidenti per via della pista, è una conferma che dobbiamo migliorare di più - continua il Dovi - In certi circuiti possiamo essere veloci anche con i nostri limiti, perché abbiamo altri aspetti positivi su cui puntare, ma in altre, come questa, è molto difficile, sopratutto in funzione gara. Per questo sto spingendo forte per migliorare in questo punto”.

Ormai è chiaro che non basta qualche click alle sospensioni per riuscirci.

Gli ingegneri stanno lavorando molto e a 360 gradi, stiamo migliorando in altre aree ma non ha sufficienza in quel punto - sottolinea - Non credo che esista un setup per risolvere questo problema, si può arrivare fino a un certo punto, ci sono vari fattori da mettere insieme. So che non è facile, non c’è una persona che ha una ricetta, dobbiamo lavorare insieme”.

Da questo punto di vista, Andrea è soddisfatto.

Sono contento di come stiamo lavorando e di come mi sento sulla moto - afferma - Sono più competitivo e completo dell’anno scorso, riesco a fare i tempi quando voglio ed è fondamentale. Però guardo la situazione non solo dal punto di vista personale, noi vogliamo e dobbiamo puntare al titolo e per questo non sono contento al 100%”.

Anche Lorenzo sta faticando.

Jorge arriva da tanti anni con la Yamaha, il salto è enorme ed è in una situazione completamente diversa dalla mia - precisa Dovizioso - Ha trovato qualche difficoltà, come succede a tutti i piloti che arrivano da altre moto si aspettano cose diverse, ma finché non provi una moto non puoi conoscere tutti i dettagli. Alla fine dei test comunque Jorge è sempre riuscito a risolvere la situazione e ad andare forte, è un campione e un pilota che lavora sodo. Bisognerà vederlo in gara, lì è tutto diverso”.

La prima sarà in Qatar, terreno amico per la Ducati.

Negli ultimi due anni siamo stati molto competitivi a Losail e forse lo saremo ancora di più quest’anno perché siamo migliorati. In realtà vedo anche Marquez e Vinales particolarmente forti, ma sicuramente andiamo là per cercare di vincere” promette.

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