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MotoGP, Rossi: abbiamo lavorato tanto e risolto poco

Valentino solo 12° a Phillip Island: "dobbiamo prendere un'altra strada, fatico con le gomme usate e abbiamo ancora dei dubbi"

MotoGP: Rossi: abbiamo lavorato tanto e risolto poco

Tanti cambiamenti, tanto lavoro ma non abbiamo risolto molto” è questo il riassunto amaro della tre giorni di test a Phillip Island per Valentino. Il Dottore era partito bene, ma ha fatto il gambero e oggi ha chiuso al 12° posto e neanche per quanto riguarda il passo gara ci sono buone notizie.

Il suo risultato è ancora peggiore se si confronta con quello che è riuscito a fare Vinales sulla stessa moto e Rossi non cerca scuse.

Abbiamo lavorato tanto e provato molte cose, soprattutto per cercare di avere un passo migliore con gomme usate ma sinceramente non sono tanto soddisfatto - ammette - Ho fatto molti giri e alla fine ero stanco e non ho cercato nemmeno di migliorare il mio tempo”.

Cosa hai capito da questi giorni?
Abbiamo ancora dei dubbi, c’è da fare. Cercheremo di seguire una strada diversa in Qatar, abbiamo altre cose da provare. Il potenziale con le gomme nuove è buono, bisogna migliorare quando si consumano”.

C’erano dei punti particolari in cui facevi più fatica?
A parte il primo settore, negli altri perdevo sempre la stessa distanza”.

C’è stato un passo indietro rispetto ai test a Sepang?
“In Malesia ero riuscito a fare un buon tempo ed ero più vicino, se guardiamo la distanza dai primi qui è andata un po’ peggio. È stato un test più difficile per me e non posso essere contento.

Phillip Island offre dei riferimenti indicativi?
“Abbastanza, questa è una pista strana ma sono stati tutti molto veloci e, come in Malesia, quelli che lo sono stati di più sono Marquez e Vinales. Quindi dovremo lavorare per cercare di arrivare più vicino”.

Vinales sta facendo la differenza…
Maverick è stato veloce dal primo giorno con la Yamaha, gli piace molto Phillip Island e guida bene”.

Ci sono stati anche dei punti positivi in questi test?
La moto non è male, abbiamo lavorato sull’elettronica e il motore è abbastanza buono. Però c’è ancora da fare, vedremo come andrà in Qatar e cercheremo di avere le idee più chiare in vista della prima gara”.

Parlavi di dubbi, riguardano anche il telaio?
Il telaio nuovo mi piace e penso che anche Maverick sia della mia idea. Ci siamo concentrati per salvaguardare la gomma posteriore ma sinceramente dopo un po’ di giri rallento troppo”.

Hai avuto tempo di collaudare i nuovi pneumatici portati da Michelin?
Ho provato sia degli anteriori che dei posteriori e penso ci siano delle cose buone. Ho però sofferto con gli pneumatici, soprattutto quelli davanti, perché erano troppo morbidi ma sinceramente non è stato quello il mio problema principale”.

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