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SBK, Rinaldi: "Mi sento in pole per il titolo"

Il pilota Ducati svela: "La Stock è l'unica categoria dove il pilota fa ancora la differenza, trasformerò la pressione in stimolo"

SBK: Rinaldi:

Raccoglie un’eredità pesante, ovvero quella di Tati Mercado. Le speranze di conquistare il titolo nella Stock1000 sono riposte in Michael Rinaldi. Il pilota romagnolo è convinto che questo sarà l’anno giusto per salire sul gradino più alto del podio e riportare Ducati sul trono.

Anno nuovo, compagno nuovo. Come ti trovi con Jones?

È un ragazzo tranquillo, che ha dimostrato di essere veloce nei test. Ovviamente preferisco guardare me stesso, cercando di dare il meglio a livello di preparazione. Siamo partiti col piede giusto e ora dovremo soltanto continuare su questa strada”.

La Stock è un Campionato breve dove i calcoli non sembrano ammessi.

“Vero, non bisogna commettere degli errori, soprattutto evitare gli zeri. Se vogliamo puntare al titolo serve fare punti, accontentandosi quando è necessario”.

La vostra è una delle categorie più equilibrate.

Credo che nella Stock sia ancora il pilota a fare la differenza, c’è un grande equilibrio tra le moto. Ducati può fare affidamento su un pacchetto competitivo. Inoltre quando ho bisogno posso sempre chiedere a Chaz o Marco, anche se rimane fondamentale il lavoro nel weekend”.

Cosa cambia in questo 2017?

“Ci sono nuove figure in squadra, nei test abbiamo utilizzato un nuovo metodo di lavoro, soprattutto per quanto riguarda l’elettronica. Personalmente mi sento pronto, ho capito quali sono stati gli errori del passato, imparando”.

Cerchi la costanza o qualcosa di più?

“Ho la convinzione di poter vincere il titolo, perché sono consapevole di quale sia la base su cui può fare affidamento la squadra”.

In un’eventuale griglia di partenza dove piazzeresti la Ducati?

“Io mi metto in pole per il titolo, poi c’è la Yamaha con Tamburini, terzo Jones insieme al turco Toprak”.

Quanto è grande la pressione?

“Non parlerei di pressione, anche se averla sarà un vantaggio per fare del mio meglio. Ho una squadra che crede in me e non manca nulla. Dovrò solo divertirmi e il resto verrà da sé”.

Cosa ha in più la Ducati?

“ La staccata è il nostro punto forte, inoltre possiamo fare affidamento su un anteriore competitivo. Forse c’è qualcosa da fare sul setting, ma siamo già al 90% dell’opera”.

Nel tuo futuro pensi alla SuperSport?

“Non è nei miei piani. Voglio vincere il titolo, concentrandomi su ogni gara. In Ducati sto bene, mi piacerebbe continuare in Stock1000 e poi Superbike. Mi sarebbe piaciuto anche il Motomondiale, però non c’è stata l’opportunità concreta di passare in Moto2”

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