Tu sei qui

SBK, Mercado: "l'Aprilia va guidata come una GP"

Dopo anni con la Ducati, Tati salta sulla RSV4: "è lineare, precisa e spinge forte: sarà un campionato competitivo. De Rosa? Merita la SBK".

SBK: Mercado: "l'Aprilia va guidata come una GP"

Share


Chiedere a Leandro Mercado come abbia trascorso la pausa invernale lontano dalle competizioni significa ricevere una risposta del tutto diversa da quella dei piloti europei: il nuovo pilota del Team Aprilia Iodaracing è argentino e in madrepatria le stagioni sono completamente opposte alle nostre.

Ad inizio dicembre sono andato a casa -esordisce Mercado- dopo il finale di stagione scorso, deludente, avevo bisogno di stare in vacanza e staccare la testa da ogni pensiero. In Argentina era estate, quindi sono andato al mare dieci giorni e mi sono rilassato. Poi sono ritornato in famiglia e, oltre a trascorrere con i parenti le feste di Natale, ho ricominciato ad allenarmi per preparare al meglio il mio 2017. Sono stato molto tempo in sella, specialmente con la moto da enduro”.

È stata la famiglia la tua “ricarica” principale?

Sì, loro mi hanno fatto vedere le cose da un punto di vista positivo. Come sempre, la mia famiglia mi è stata vicino, consigliandomi le migliori cose. Al di là del secondo titolo Superstock sfumato, il mio regalo più grande è stato tornare in SBK ed è proprio ciò che volevo; me ne sono reso conto grazie a loro. La mia famiglia mi ha fatto tornare gli stimoli”.

A Portimao Mercado era pronto al debutto con la RSV4 ma il ritardo subito dalla nave con a bordo moto e materiale ha tenuto sulla corda il pilota per qualche ora:in Portogallo avvertivo un po' di ansia, perché non vedevo l’ora di sedermi sulla mia nuova moto; non avevo mai avuto l’Aprilia così vicina a me prima del test a Portimao, ero davvero curioso di saltare in sella e dare gas”.

E Mercado il gas glielo ha dato: dopo anni spesi alla guida di Ducati Panigale in configurazione Superstock e Superbike, “Tati” ha potuto, finalmente, saggiare la Aprilia RSV4. La prossima domanda è quindi obbligatoria.

Quali differenze hai trovato dalla Panigale guidata prima?

Negli ultimi anni ho sempre guidato la Ducati, quindi, le differenze rispetto alla Aprilia mi sono apparse subito evidenti; il motore della RSV4 è veramente diverso dal bicilindrico bolognese: il quattro cilindri veneto spinge davvero tanto agli alti regimi e va sfruttato diversamente. Il carattere della Aprilia va capito, vanno percorsi tanti chilometri e occorre tempo per trarne il meglio. Il prossimo campionato sarà molto competitivo e serve arrivare preparati, con una buona base sin dalla prima gara”.

Secondo te l'Aprilia è più facile o più difficile rispetto alla Ducati?

Dipende: in uscita di curva, per esempio, la RSV4 è più facile da guidare, perché l’erogazione del motore è più dolce e lineare; però la moto è molto ferma, priva di movimenti e per andare forte con la Aprilia bisogna guidare molto lineari e precisi, come se fosse una moto da Gran Premio. A Jerez ho avuto modo di provarla anche su pista bagnata e mi è piaciuta, ho avvertito subito un gran feeling”.

Laverty e Savadori sono andati forte nei test, pensi che le RSV4 Milwaukee siano uguali alla tua?

Per ora io sto utilizzando il modello in configurazione 2016 ma durante l’anno noi di Iodaracing avremo gli aggiornamenti per la nostra moto e credo che non ci saranno grandi differenze tra il team Milwaukee ed il nostro”.

Che impressione ti ha dato il tuo nuovo team?

“Sono molto contento della mia nuova squadra; il Team Iodaracing è davvero preparato e competente, sono tutti davvero professionali. Loro mi aiuteranno tanto e faranno crescere il mio livello di esperienza. Insieme costituiremo un bel gruppo. Sono l'unico pilota nel team e penso che con un compagno di squadra avrei la possibilità di capire il mio livello esatto di competitività, perché lui sarebbe il primo rivale da battere. Però, per me va bene anche essere l’unico pilota in squadra: andrò avanti per la mia strada, darò il massimo e sarò davvero tranquillo”.

A Portimao Leandro ha ritrovato in pista Raffaele De Rosa, in sostituzione di Jordi Torres sulla BMW…

Raffaele conosce bene la sua moto, ha già corso a Laguna Seca ed in Qatar; non mi ha impressionato vederlo più veloce di Reiterberger. De Rosa a Portimao ha spinto, lui è campione in carica Superstock e credo che meriti un posto fisso in SBK".

Sarà per lui un campionato SBK di livello perchè Leandro, oltre ad essere veloce, è un vero sportivo

Articoli che potrebbero interessarti