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SBK, Test Portimao: Ducati svetta con Davies, Melandri attardato

Il gallese:"Abbiamo lavorato bene, ora l'Australia", problemi di grip per il ravvenate: "E' importante anche qualche ostacolo"

Test Portimao: Ducati svetta con Davies, Melandri attardato

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Dopo le due giornate di Jerez, il team Ducati Aruba.it è sceso in pista sul tracciato di Portimao, chiudendo la sessione con il miglior crono siglato da Chaz Davies ( 1’41.813) al quale fa da sponda un Marco Melandri (1’43.344) rallentato da problemi di stabilità al retrotreno. Un dato, quest'ultimo che non preoccupa in questa fase di campionato, anzi è da vedersi in modo positivo. C'è tempo per prendere le contromisure:"Fino ad oggi era andato tutto alla perfezione ma è importante anche incontrare qualche ostacolo " ha commentato il neo ducatista.

Portimão è stato il banco di prova per alcune soluzioni sul motore, elettronica e ciclistica, effettuando numerose comparative. Il saldo del lavoro svolto lascia nel complesso soddisfatti  I test, inoltre, sono stati anche utili per riprendere le misure al tracciato, che quest’anno tornerà a far parte del calendario. 

"Abbiamo lavorato tanto in questi due giorni, così come a Jerez, ed il bilancio è positivo" ha commentato Chaz Davies, che è determinato  nel riprendere il discorso lasciato in sospeso lo scorso anno con la sua Panigale R. "Queste prove, dopo due mesi di pausa, sono state fondamentali per riprendere il feeling con la moto che avevo a fine 2016" Ed ha quindi aggiunto: "Abbiamo terminato un programma molto dettagliato per valutare tutti gli aggiornamenti tecnici, con un buon feedback. Siamo anche stati fortunati con le condizioni meteo, perché la pioggia ci ha tenuto ai box solo nelle prime ore di sabato.

"Nonostante alcuni punti siano stati riasfaltati, il circuito presenta comunque delle buche in più rispetto all’ultima volta che abbiamo corso qui, e di conseguenza non è stato facile trovare il giusto setup. Solo in Portogallo, abbiamo percorso più di 700 chilometri. La squadra ha lavorato molto bene, e guardiamo con ottimismo all’Australia, dove avremo altri due giorni per fare le ultime rifiniture”, ha quindi concluso Davies.

Per Marco Melandri invece, il test sul tracciato dell'Algarve erano più che altro focalizzati sulla tenuta fisica. Il ravennate ha inanellato dei long run per valutare meglio le sue prestazioni sulla distanza. Anche per lui ovviamente non sono mancate le prove sugli aggiornamenti, ma non tutto è filato liscio:"Abbiamo incontrato qualche difficoltà in più rispetto a Jerez - confessa -  in parte a causa di alcuni esperimenti di setup che non si sono rivelati particolarmente azzeccati, in parte a causa delle condizioni della pista, che presenta davvero tante buche". Ed ha poi aggiunto:"Abbiamo anche fatto una simulazione gara, divisa in due parti a causa delle bandiere rosse. Ci è mancata un po’ di stabilità e grip al posteriore affinché potessi guidare al massimo della scioltezza, ma è stata comunque importante per verificare, con buoni riscontri, la tenuta a livello fisico. Il bilancio resta positivo, fino ad oggi era andato tutto alla perfezione ma è importante anche incontrare qualche ostacolo, perché naturalmente ce ne saranno anche durante il campionato. Ora faremo il punto con la squadra per stabilire la base in vista di Phillip Island”.  

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