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Moto3, Il Sic58 sbarca nel mondiale con Arbolino e Suzuki

La squadra creata in onore di Marco Simoncelli si presenta a Misano e punta a farsi valere. Papà Paolo: "Continueremo a crescere giovani talenti. Voglio trasmettere la forza di Marco a questi ragazzi"

Moto3: Il Sic58 sbarca nel mondiale con Arbolino e Suzuki

Non poteva esserci luogo migliore della “Galleria di Marco” all’interno del “Misano World Circuit Marco Simoncelli” per presentare la squadra che riporterà, in un certo senso, Marco Simoncelli nel motomondiale. Si parla ovviamente del SIC58 Squadra Corse, che aggiunge un tassello alla sua storia, iniziata nel 2013 con due piloti nel CIV pre Moto3, con l’arrivo nel mondiale Moto3 ed il mantenimento di una struttura sia nel CEV Moto3 che nel CIV pre Moto3.

Tante le persone accorse alla presentazione, ma ad aprire le danze è un videomessaggio di Carmelo Ezpeleta, capo di Dorna (sponsor tra gli altri della squadra): “Abbiamo iniziato un lungo lavoro insieme a Paolo in questi anni, ed è molto importante che sia arrivato nel mondiale con la sua squadra. Sarà una grande sfida ed avrà tutto il nostro supporto”. Mattatore dell’evento ovviamente Paolo Simoncelli, che visibilmente commosso ha ringraziato tutti coloro che lo hanno coadiuvato in questo processo, e ha raccontato come tutto ebbe inizio per poi svilupparsi: “Gran parte del merito per la nascita di questo progetto è di Aldo Drudi, che mi ha spinto ed aiutato a creare un team. Siamo partiti dai ragazzini perché credo che crescere giovani piloti sia la cosa più bella, ed infatti manterremo un team sia nel CEV che nel CIV. A Marco ho sempre cercato di trasmettere la forza di credere nel raggiungimento degli obiettivi, ed è quello che cerchiamo di fare ora con i piloti della squadra. La speranza è quella di continuare a fare bene anche nel mondiale”.

La novità più importante per quanto riguarda il team del mondiale sarà la presenza di un solo capotecnico, ovvero Marco Grana (ex capotecnico di Enea Bastianini), per entrambi i piloti: Abbiamo fatto questa scelta per evitare possibili contrasti che la presenza di due capotecnici può scatenare. Ovviamente entrambi i piloti avranno un proprio gruppo di lavoro guidato da un responsabile, ma un solo capotecnico credo porterà armonia”. Un’altra figura importante nella nascita di questa squadra è Fausto Gresini, amico e soprattutto socio di papà Paolo: “Per me è stato naturale aiutare Paolo in questo percorso sin dall’inizio, accomunati dal piacere nel far crescere giovani piloti, e questo arrivo nel mondiale mi rende molto felice. Sono un po’ in conflitto di interessi in effetti (ride) ma sarà senza dubbio una competizione piacevole per tutti”. Più filosofico ma dello stesso avviso Carlo Pernat, altra figura importante nel mondo SIC58: “Ci divertiremo sicuramente in questa stagione, e lo faremo soprattutto per chi ci guarda dal cielo. E’ un piacere collaborare con Paolo in questo progetto”.

La responsabilità di portare in pista le due Honda intrinseche dello spirito del Sic sarà di Tony Arbolino e Tatsuki Suzuki. Arbolino fa parte della famiglia SIC58 dal 2014, ed è anche colui che ha regalato la prima vittoria internazionale (nel CEV 2016) alla squadra, ma l’emozione di debuttare nel mondiale con questi colori si legge nei suo occhi: “Sono davvero felice di correre ancora in questa squadra, è difficile da spiegare l’emozione che si prova. Credo che avere un solo capotecnico sia un’ottima cosa anche vista la sua esperienza. Vengo dal CEV dove ho lottato con tanti piloti forti, quindi penso di essere pronto a fare bene; vorrei essere uno dei migliori rookies, ed imparare dai più forti. Speriamo magari anche di fare qualche exploit positivo”.

Suzuki è invece l’uomo d’esperienza del team, avendo alle spalle già due stagioni nel mondiale, ed anche una certa affinità con squadre dal forte contenuto emozionale: “Nei primi due anni di mondiale ho corso con il team CIP, la squadra che fu di Shoya Tomizawa, quindi essere in questo team è speciale per la passione che vi è all’interno. Con la moto di quest’anno, a differenza della scorsa stagione, si può puntare davvero in alto. E’ un ottimo salto di qualità, grazie al quale potrò misurare il mio potenziale. Nel corso del 2016 ho imparato l’importanza delle qualifiche, e quest’anno punto a terminare la stagione tra i primi cinque della classifica generale”. 

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