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SBK, De Angelis: "Smettere? Mai. Vado e combatto"

Il pilota a podio in tutte le categorie in cui ha corso racconta l'approdo nel team Pedercini: "è una famiglia, amo essere l'unico in squadra"

De Angelis: "Smettere? Mai. Vado e combatto"

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Con il secondo posto ottenuto lo scorso anno, Alex De Angelis può raccontare, e lo fa, di essere uno di quei pochi piloti ad essere riuscito a salire su un gradino del podio in ogni categoria nel quale ha corso.

Alex, dal 2002 in avanti,  ha solcato il podio 41 volte: dalle 125 due tempi, passando dalla “dueemmezzo” e, dalla Moto2 sino alle MotoGP e SBK a quattro tempi, il centauro di San Marino ha stappato (e bevuto) una bottiglia di champagne dedicato ai migliori tre e, nel round tedesco della scorsa stagione, ha mescolato vino e lacrime, dopo un lungo calvario causato dal brutto infortunio patito a Motegi con la MotoGP nel 2015. 

Ma lui ha reagito alla grande, si è allenato, si è sottoposto a lunghe sedute di terapia ed in vista del 2017 che parte in Australia, vuole lasciarsi tutto alle spalle: “ho faticato durante tutta la stagione a causa del braccio precedente infortunato. Col tempo ho migliorato molto e, un po' modificando il mio stile di guida, un po' grazie ai mesi che sono trascorsi, i progressi si sono visti. Ritengo che sia tutta acqua passata, per fortuna”.

Hai mai pensato di smettere?

Mai pensato. Mi sono detto: ‘ci provo, vado e combatto. Se arriverà il giorno nel quale non ce la farò, mi fermerò’. Ma, invece, è arrivato il podio in Germania, quindi, non ci ho pensato più. Però io me lo sentivo da tempo che la strada di continuare era quella giusta: un pilota, quando è in sella, ascolta le proprie sensazioni e comunica con il suo corpo. Avevo già notato che stavo tornando in forma. Il risultato al Lausitzring è servito alle persone di fianco a me che hanno ricevuto una iniezione di fiducia”.

Parliamo, finalmente, della tua nuova scelta…

Tutti i piloti che hanno gareggiato con la Kawasaki Pedercini, lo scorso anno, finivano spesso nei primi 10 e, addirittura, Leon Haslam ha ottenuto un quinto in Qatar senza fare test o prove precedenti. Tutti ottimi risultati avuti sull’asciutto che mi hanno attirato ed interessato al lavoro di Pedercini”.

Troverai un ambiente in cui si respira amore e passione per le corse…

Loro si definiscono una famiglia e non un team e spero proprio che sia così, perché quella è l’atmosfera ideale che un pilota possa trovare. Tra l’altro, se ci penso bene, negli anni nei quali sono andato fortissimo ero da solo in squadra e lo sarò anche nel 2017. Questa cosa mi piace tanto e sicuramente è di buon auspicio. Essere l’unico pilota della squadra con queste caratteristiche rappresenta per me un valore aggiunto”.

Ci sarà da divertirsi?

Eccome! Ora conosco meglio l’ambiente SBK, le gomme Pirelli, mi so comportare nelle due gare del weekend ed il nuovo regolamento creerà spettacolo e divertimento. Il primo round mondiale sarà in Australia e devo dire che mi piace molto; Phillip Island è la mia pista preferita”.

Nella squadra di Pedercini l’atmosfera è bella, si mangia e si beve molto…

“(Ride) Perfetto! Io sono uno sportivo che pratica attività fisica tutti i giorni, quindi devo mangiare e bere molto per tenermi in forma”.

 

 

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