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Dainese e MrMartini, un progetto "Speciale"

Dall'amicizia tra l'azienda veneta ed il preparatore di moto nasce la Diavoletto ed una collezione dedicata di giacche e t-shirt

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Checchè se ne dica, l’amicizia nel mondo odierno ha ancora il suo peso. È proprio con questo valore unico ed aggiunto che è nato il progetto “Speciale”, l’unione delle passioni comuni tra Dainese e MrMartini, importante customizzatore di moto stradali: libertà, futuro e lavoro, sono le parole chiave della loro amicizia.

Da questi ingredienti di valore è stata ideata la Diavoletto, una moto su base Zaeta 530 dt che ripropone lo stile vintage della giacca, primo pezzo di una intera collezione d’abbigliamento dedicata a questa bella idea. La moto, tra i tanti dettagli pregiati, ha la pelle della sella riproposta sulle maniche della giacca dotate di effetto “tuck and roll”. La giacca presenta protezioni Dainese, completando tutta la collezione composta da t-shirt dedicate.

È Fabio Muner di Dainese a raccontarci come è andata: “il progetto con Nicola Martini è nato al bar Special e l’idea vuole unire qualcosa di nuovo, simpatico e divertente. Lui si è ispirato a Dainese, un brand innovativo nel mondo delle protezioni e dell’abbigliamento tecnico, che

La special "Diavoletto" nata in collaborazione con Mr.Martini

traccia la strada nel nostro mondo. Per questo ha messo il diavoletto, il nostro logo, sul faro della moto per illuminare la nostra via ed ha scelta la Zaeta, una moto di Verona, divertente, leggera, con materiali pregiati quali carbonio ed altri. La moto è semplice ed essenziale, ha usato la nostra pelle per realizzare la sella ed ha riproposto questi dettagli nelle maniche della giacca che abbiamo realizzato con lui ed il figlio Matteo. Ci sono grafiche riproposte nelle magliette e nella collezione che parla della nostra amicizia a due ruote”.

Dainese significa sicurezza: vi sentite responsabili nei confronti degli utenti finali?

“La sicurezza fa parte del nostro DNA, la nostra missione principale è proteggere chi pratica sport dinamici. Dainese è stata la prima casa ad inventare il paraschiena, fu una intuizione che ebbe Lino più di 30 anni fa e da lì ci sono state evoluzioni incredibili nei materiali utilizzati e nelle protezioni, sino ad arrivare all’air bag elettronico che protegge i campioni come Valentino e per i motociclisti amatoriali. Inoltre, abbiamo anche il D-air Street, che protegge i clienti Dainese anche nelle strade di tutti i giorni ed il gruppo comprende i caschi AGV”.

Quale è la tua occupazione principale in azienda?

“Io sono il direttore della attività sportiva dove la tecnologia è al massimo livello, quindi il Motomondiale. Inoltre, seguo la discesa libera dello sci e le gare in bicicletta. Ma non è finita qui: io mi occupo dei progetti strategici vicini al mondo vintage, una delle mie passioni personali”.

Tu vai in moto e segui le gare in pista; ti appassionano i piloti?

Sono un tifoso sfegatato dei piloti. Mi sono piaciuti dall’inizio Max Biaggi e Valentino Rossi; voglio ricordare Kevin Schwantz e Barry Sheene e, non dimentichiamoli, Marco Simoncelii e Luis Salom: i loro incidenti dicono a noi e a tutti gli addetti ai lavori che c’è ancora tanto da fare per migliorare la sicurezza”.

Quando segui i piloti in pista come ti senti? Hai paura per loro?

Quando sono in circuito non sento la paura, più che altro mi concentro sul lavoro che faccio con Dainese: noi pensiamo al nostro lavoro e siamo consapevoli che lo sport della moto è pericoloso, ecco perché ci impegnano tutti al massimo”.

Il motociclismo stradale è ancora più pericoloso: cosa consigli ai ragazzi?

Molti pensano che i piloti siano ‘tipi spericolati’ ma non è vero; i professionisti sono molto attenti ad ogni dettaglio, sia dell’abbigliamento, del casco, della moto e della preparazione fisica. Grazie a loro alziamo l’asticella della sicurezza. Quindi,  voglio dire a chi non fa le competizioni di essere consapevole e responsabile nella guida e di sapere che esistono le tecnologie che li proteggono totalmente senza rinunciare al comfort ed all’eleganza. Sconsiglio loro di andare in scooter in infradito e canottiera, perché il pericolo è dietro l’angolo”.

Voi di Dainese siete inconfondibili; quale è il vostro prossimo obbiettivo?

Noi vogliamo portare la tecnologia D-air in molte altre discipline. Abbiamo 21 atleti nella coppa del mondo di sci, abbiamo un accordo con il team Emirate New Zealand nella Coppa America di vela ma non solo: abbiamo anche mandato nello spazio un astronauta Andreas Mogensen con una tuta ‘skin suit’ che permette di alleviare lo stress del corpo in assenza di gravità”.

Quindi, Dainese oltre alla terra vuole conquistare lo spazio?

Stiamo collaborando con la NASA per le prossime tute spaziali in vista della prossima missione su Marte del 2030 e… più di là, per ora, non andiamo (ride)”.

Ti senti orgoglioso del lavoro che fai?

Molto. È bello vedere in giro i motociclisti che indossano il nostro marchio ed il casco AGV. Io contribuisco in minima parte ad un progetto che coinvolge tutti ed il primo ringraziamento va al fondatore dell’azienda, Lino. Ho avuto la fortuna di lavorare con lui, ora con il Dottor Silei ed i risultati per il gruppo sono eccezionali. Il nostro è un lavoro di squadra ed il merito va distribuiti a tutti. Siamo orgogliosi”.

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