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MotoGP, Rossi: 10° titolo ora o mai più? spero di no!

"Non sarà più difficile che in passato, dipenderà da me". Sulla nuova M1: "spero sia veloce tanto quando è bella"

Rossi: 10° titolo ora o mai più? spero di no!

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Qualche giorno fa Vinales ha compiuto 22 anni, anche Valentino in questa stagione celebrerà un traguardo simile… perché sarà la sua numero 22 nel motomondiale. Eppure Rossi, in posa davanti alla sua Yamaha, sembra sempre lo stesso. Un po’ di 'mestiere' nel gestire la platea c’è, il meccanismo è perfettamente oliato ma il Dottore non ha perso l’entusiasmo.

Mi piace questa M1, molto ‘Yamaha Factory’ - sorride specchiandosi sul blu del serbatoio- Speriamo vada tanto forte quanto è bella!”. Poco prima aveva ricevuto un video-messaggio dai componenti del suo team, dicevano che questo sarà l’anno giusto.

Lo sarà, Valentino?
Considerando che negli ultimi 3 anni sono arrivato sempre 2°… bisognerebbe trovare il modo di fare qualcosa di più. L’obiettivo è lottare per il campionato, essere competitivo in ogni gara. Aspettiamo i test, lì capiremo a che livello sono i nostri avversari”.

Non la vivi come un’ultima occasione?
Speriamo di no, sicuramente ne avrò ancora un’altra dopo questa”.

Jarvis ha detto a chiare lettere che vuole vincere tutto.
“Negli ultimi anni la nostra squadra è sempre andata bene, ma il titolo più importante è quello piloti. Bisogna fare di più, il mio obiettivo personale è vincere più gare rispetto all’anno scorso”.

Ci pensi a quel numero 10 davanti ai Mondiali conquistati?
“Spero ci siano possibilità per vincerlo, non sarà né più difficile né più facile rispetto agli altri anni. Dipenderà da me e dalla squadra arrivare pronti in Qatar e rimanere concentrati per tutta la stagione”.

Come arrivi a questo inizio di campionato?
Il 2016 è stato un anno molto diverso rispetto al 2015 e ho passato un inverno sereno. Questo mi permetterà di approcciare la stagione con più tranquillità”.

Però avrai una bella gatta da pelare al box di fianco…
“Maverick è andato subito molto forte, ma anche Jorge era fortissimo. Ho sostituito un problema con un altro altrettanto grande”.

Le sensazioni sono diverse rispetto al 2008 quando arrivò Lorenzo?
Sono io a essere cambiato, col tempo ci si abitua ad avere un compagno di squadra forte. È bello perché è uno stimolo, ma è anche difficile”.

Come saranno i rapporti con Vinales?
Fino a ora siamo sempre andati abbastanza d’accordo, sarò più facile continuare con Maverick che con Lorenzo. Anche se con Jorge, dal mio ritorno in Yamaha, era andata bene, fino al finale della stagione 2015”.

La stampa spagnola definisce Vinales l’anti-Marquez, non l’anti-Valentino…
Perché sono sempre stati grandi rivali, sono cresciuti correndo l’uno contro l’altro e penso che sarà una bella sfida. Alla fine, ognuno pensa a se stesso e metto sullo stesso piano tutti i principali rivali”.

Perché sei convinto che Maverick possa già lottare per il titolo?
Non scopriamo ora che ha un grande talento e, con due anni di esperienza in MotoGP, è pronto per giocarsi il Mondiale. Con la Suzuki ha vinto una gara ed è arrivato 4° in classifica, con la Yamaha potrà essere più competitivo”.

Che stagione ti aspetti?
Sarà molto interessante, con cambiamenti importanti. Il passaggio di Lorenzo a Ducati è storico e mi incuriosisce capire il suo livello. Poi ci sono Vinales e Iannone”.

E dalla Yamaha cosa vuoi?
Sinceramente a Valencia mi aspettavo di vedere un cambiamento più grosso, invece, come sempre, Yamaha non fa vedere le modifiche all’esterno”.

In Spagna la M1 2017 non ti era piaciuta…
Valencia è una pista difficile per me e in cui non è facile capire il potenziale della moto. In Malesia abbiamo avuto il tempo di lavorarci su e ha la moto ha mostrato di avere un buon potenziale, sarà importante avere un confronto con i nostri rivali.

Quali saranno i punti principali su cui lavorare?
Dovremo continuare a cercare di sfruttare al massimo le gomme e poi lavorare sull’elettronica in vista della parte finale della gara, l’area in cui abbiamo sofferto lo scorso anno”.

Sarà un anno incerto come quello passato?
Michelin ha movimentato un po’ le cose, forse non ci saranno più 9 vincitori, è qualcosa di strano a questo livello, ma 6 penso di sì”.

Come bisogna iniziare?
Marquez lo scorso anno ha fatto una nella partenza, se si prende un vantaggio nelle prime gare poi è difficile recuperarlo. Argentina e Austin sono due piste adatte a lui e alla Honda, ma neanche noi andiamo così male”.

Ti senti pronto?
Ho fatto una preparazione simile a quella degli scorsi anni ma ho cercato di concentrarmi sui dettagli. Bisogna sempre migliorare e da Sepang lavorerò anche sul mio stile di guida”.

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