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L’inverno sta per finire e sarà il caldo della Malesia a decretare l’inizio del nuovo anno per la MotoGP. Una stagione con molte novità con tanti piloti che hanno cambiato casacca, ma non Marc Marquez che partirà con il compito di difendere il numero 1 conquistato nel 2016.
Impossibile non dire che è lo spagnolo uomo da battere e non lo nasconde neanche il team principal della squadra HRC Livio Suppo: “ha vinto tre degli ultimi quattro mondiali a cui ha partecipato ed è il campione del mondo in carica mi sembra logico che parta da favorito, ma è anche vero che ogni anno si riparte da zero e tutti hanno le medesime possibilità di vincere” ha dichiarato sulle pagine del Corriere dello Sport in edicola oggi.
Però la concorrenza è agguerrita e il manager torinese non sottovaluta nessuno.
“La Yamaha è molto forte, con Rossi e Vinales ha una grande squadra - ha affermato - poi c'è la Ducati che con Jorge Lorenzo dovrebbe fare un ulteriore passo in avanti e la Suzuki che se continua a crescere come ha fatto nel 2016 è senz'altro da tenere in considerazione. Anche perché Andrea Iannone ha dimostrato al Gran Premio d'Austria di essere un vincente”.
Questi i top rider, ma il 2015 ha dimostrato che sono in tanti a potere puntare alla vittoria di tappa. In questo senso Honda ha altre due frecce al suo arco: Miller e Crutchlow.
“Questo è l'anno in cui Jack deve dimostrare di aver digerito la cilindrata, quanto a Cal, penso che sia tornato ai livelli di rendimento di quando era in Yamaha nel team Tech3” l’opinione di Suppo.
Poi ci sono Rabat e Pedrosa, che per motivi diversi non hanno raccolto quanto ci si aspettava da loro.
“Tito ha faticato molto nel 2016, ma anche a causa dei nostri problemi di elettronica. E' un grande lavorare e mi aspetto miglioramenti importanti. Quanto a Dani, ha iniziato anche lui 'soffrendo' la nuova elettronica ma poi a Misano ha vinto. Non si fosse fatto male, successivamente, avrebbe conquistato qualche altro Gran Premio. Ne sono sicuro” .
Di un’altra cosa Suppo è sicuro: che la RC213-V sia cresciuta molto e che le difficoltà di inizio 2016 siano ormai solo un ricordo, neppure l’assenza delle ali lo preoccupa.
“La carenatura della Honda era nata senza le ali, che sono state aggiunte successivamente, quindi non avremo problemi - ha assicurato - Per fortuna invece abbiamo superato il problema della centralina e del software di gestione unico che ci ha un po' penalizzato l'anno scorso nella prima parte della stagione quando si diceva che il solo pilota che riuscisse a domare la nostra quattro cilindri fosse Marc”.
Infine ha parlato di Moto3 e del nuovo acquisto di Fenati per la Honda.
“Senza dubbio per esperienza e velocità, lo metto fra i favoriti. Inoltre sono sicuro che l'esperienza 2016 lo avrà fatto maturare ed il fatto che quest'anno sarà in una squadra dall'organizzazione più famigliare lo aiuterà ulteriormente" ha concluso.
