English
Italiano
Cosa fanno i piloti durante la pausa invernale? Corrono! I motociclisti non riescono proprio a fare a meno dei motori e dopo aver visto Rossi, Marini, Pasini e Locatelli impegnati lo scorso fine settimana al Monza Rally Show, quest’oggi è toccato a un altro pilota provare l’emozione delle quattro ruote. Al Motor Show di Bologna, Marco Melandri è stato tra i protagonisti della Nascar Whelen Euro Series.
L’alfiere del team Aruba ha infatti partecipato al Trofeo Angelo Caffi, al volante di una Chevrolet spinta da motore Ford. Il ravennate era senza dubbio tra i più attesi e lui non ha deluso, dal momento che è riuscito ad arrivare fino alla finalissima, dove ha ceduto soltanto nel confronto con il capitolino Lorenzo Marcucci: “E’ stata un’esperienza divertente – ha commentato il pilota -questa macchina è come i social, non presenta filtri. Oltre al motore, il cambio e le gomme, non c’è elettronica, tocca quindi al pilota gestirla”.
Melandri ne ha poi approfittato per fare due battute sulla stagione appena conclusa: “Era il mio primo anno in Superbike con la Ducati – ha ricordato – sono riuscito a vincere una gara e per poco non portavo a casa una seconda vittoria. Non potevo quindi chiedere di meglio – ha aggiunto - sono convinto che il 2018 sarà più proficuo”.
Al ravennate non va però giù il nuovo regolamento, che prevede una riduzione di giri al motore: “Per noi è un colpo basso – ha ammesso – con 2000 giri in meno la nostra moto diventa a tutti gli effetti un due tempi rispetto alle 4 cilindri. Abbiamo quindi molto lavoro da svolgere, dato che siamo molto carenti come coppia e giri bassi”.
