Tu sei qui

MotoGP, Nakagami: a 4 anni ho deciso di diventare pilota

Takaaki al debutto in MotoGP: "il titolo di Rookie of the year è l'obiettivo e Crutchlow potrà insegnarmi molto"

MotoGP: Nakagami: a 4 anni ho deciso di diventare pilota

Il Giappone torna finalmente in MotoGP, dopo un’assenza troppo lunga per una nazione che non solo sforna alcune tra le migliori moto della classe regina ma che in passato aveva dato i natali a tanti campioni. A tenere alta la bandiera del sol levante sarà Takaaki Nakagami, secondo pilota del team LCR di Lucio Cecchinello, che così ha nuovamente ampliato la sua struttura.

Taka, come vene soprannominato, ha raggiunto il suo sogno arrivando nella massima categoria, ma la sua storia è cominciata da lontano.

È iniziato tutto quando avevo 4 anni e non è cambiato nulla da allora - racconta - Penso di avere immediatamente capito di volere diventare un pilota professionista un giorno. La mia priorità è divertimi”.

Giovanissimo, si è trasferito in Europa e da quell’esperienza in Spagna ha ricevuto in dote il suo numero di gara, il 30.

Quando avevo 14 anni, correvo nel campionato spagnolo con la MotoGP Academy organizzata da Alberto Puig e fu lui a scegliere quel numero per me. Mi è piaciuto e ho deciso di tenerlo”.

Non è facile restare lontano da casa, ma Nakagami si è è trovato bene nel Vecchio Continente.

Onestamente, mi piace tutto dell’Europa. Ci sono cibo eccellente, una cultura interessante e anche belle ragazze - scherza - Ma per il momento, il cibo è la mia cosa preferita”.

Dopo la pausa invernale, sarà il momento di mettersi alla prova con la Honda RC231V per la sua prima stagione nella classe regina.

È un sogno divenuto realtà, mi piace tutto della MotoGP. La potenza è incredibile, ogni volta che sono salito sulla moto non potevo credere al suo potenziale. La cosa che mi piace di più è il cambio seamless - continua - Senza dubbio il titolo di Rookie of the year è il mio obiettivo per la prossima stagione”.

Crutchlow sarà il suo compagno di squadra e il rapporto fra i due è già buono.

Mi piace dividere il box con Cal, ha molta esperienza sulle MotoGP. Penso di essere molto fortunato di averlo come compagno di squadra e cercherò di imparare il più possibile da lui. Inoltre è molto divertente”.

Articoli che potrebbero interessarti