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Moto Morini Milano: come nasce un sogno

La genesi di un progetto che partendo dalla matita di Angel Lussiana punta a portare in alto il mitico marchio dell'aquila dorata

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Tra la metà degli anni '70 e fino ai primi ani '80 la Moto Morini 3½ era di quelle moto che facevano battere forte il cuore degli appassionati. Una moto simbolo per i motociclisti del periodo, che ne apprezzavano le linee grintose ed il motore da 350 cc a V di 72°. Uscita in due versioni, la GT per prima e poi nel 1974 la Sport, rappresentò per i giovani dell'epoca la prima possibilità di guidare una "moto vera". A più di 40 anni da quel debutto, quest'anno ad EICMA il marchio Moto Morini ha proposto una rivisitazione in chiave moderna di quel mito: la Milano. Oggi si chiamano sport heritage, moto dal design classico, ma equipaggiate con tutto ciò che può offrire la tecnica attuale.

99% ITALIANA -  Assemblata artigianalmente nello stabilimento di Trivolzio (PV) con componenti e materiali realizzati da aziende italiane, la "Milano" ha un motore bicilindrico a V di 87° da 1.187 cc chiamato Bialbero Corsacorta. Qusta unità, firmata da Franco Lambertini ( colui che aveva firmato il bicilindrico a V di 344 cc), è in grado di erogare una potenza massima 110 CV. La voce del motore do esprime attraverso un nuovo impianto di scarico con i bei collettori che avvolgono il bicilindrico e raggiungono un grintoso doppio terminale. 
Il telaio è il classico traliccio in acciaio come anche il nuovo forcellone che agisce su un mono-ammortizzatore regolabile in estensione, interasse e precarico. Stesse regolazione che troviamo per la forcella a steli rovesciati.

Tecnica e fascino si fondono insieme per regalare ai motociclisti di ieri e di oggi un sogno, una storia che viene riproposta nel video. Buona visione! 

 

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