Tu sei qui

MotoGP, Andrea Iannone: la Suzuki è una donna morbida e dolce

Andrea nella #GPOnecar: "La Ducati è più una...bestiaccia. Io quest'anno al posto di Dovi contro Marquez? Non vivo di immaginazione"

Iscriviti al nostro canale YouTube

Share


Il 2018 è già iniziato per Andrea Iannone alla fine di un anno abbastanza difficile ma importante sia per lui che per Suzuki.
Una stagione, peraltro, in crescita, man mano che il pilota di Vasto prendeva la mano con lo sviluppo della MotoGP di Hamatsu.

“L’atmosfera in squadra è buona e stiamo lavorando bene - ha spiegato Andrea durante i test di Valencia ospite della nostra #GPOnecar - la possibilità di fare più test grazie alle concessioni, dovuta alla nostra mancanza di risultati quest’anno, è una cosa positiva. Avremo uno sviluppo più libero. Ci darà qualche vantaggio, ma non ci speravo, speravo più in un podio od in una vittoria”.

Accusato di essere stato poco concentrato e più preoccupato dall’aspetto jet-set della sua vita che delle corse Iannone ha replicato con ironia.

Penso troppo alle donne? Sicuramente per sono importanti, ma quello che si dice è esagerato…è facile puntare il dito su questo argomento, ma fondamentalmente io ho sempre dimostrato di essere ciò che sono facendo vedere la realtà della mia vita, quella di un ragazzo normalissimo di 28 anni…magari a qualcuno tira un po’ il culo…”.

Già perché quello che conosciamo noi in realtà è un ragazzo quasi…timido.

“Sono molto riservato. Per me anche la moto ha un’anima ed è emozionante (quanto una donna). La Suzuki? è una roba morbida e dolce. La Ducati? più una…bestiaccia”.

Grazie alla quale Andrea l’anno passato ha regalato alla casa di Borgo Panigale la prima vittoria del dopo Stoner, in Austria, al Red Bull Ring.
Una premessa che, con quanto abbiamo visto fare a Dovizioso quest’anno, potrebbe aver suscitato rimpianti…

“Non riesco più a vivere di immaginazione: bisogna parlare con i fatti. Io a Iannone sulla Ducati contro Marquez non ci ho pensato in alcun modo. Mi tirava più il culo il fatto che noi non eravamo competitivi. In realtà sono stato contento per il gruppo di Ducati che ha lavorato al risultato di quest’anno, perché li conosco. Spero che il prossimo anno sia la nostra volta”.

Scoprite il resto dell'intervista guardando la nostra #GPOnecar e iscrivevi al nostro canale Youtube cliccando QUI.

Articoli che potrebbero interessarti