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Moto2, Test 2018: Bagnaia in vetta a Jerez

Il pilota del team Sky VR46 comanda nel pomeriggio, Marquez ed Oliveira nei primi tre. Mir a metà classifica, Fenati prudente. In Moto3 Canet il migliore 

Moto2: Test 2018: Bagnaia in vetta a Jerez

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Il primo giorno di test in previsione 2018 sulla pista di Jerez se ne è andato, lasciandoci qualche certezza ed alcuni dubbi: il risultato finale, basato sui tempi siglati oggi, sarà lo stesso nel prossimo campionato, o si deve leggere la classifica finale con il beneficio d’inventario?!

Comunque andrà, non ci sono dubbi: Francesco Bagnaia fa capire a tutti i rivali della Moto2 che l’anno prossimo lui sarà uno di quelli da battere, forse il primo: il “rookie of the year” 2017 ha portato oggi la sua Kalex del team Sky VR46 in cima alla lista dei cronologici grazie al miglior giro  nel quale ha fermato il tempo in 1’41”873, arrivato in 59 passaggi utili, alternati tra una sosta ai box e l’altra. “Pecco” ha ora più esperienza, conosce la squadra, sa come far lavorare al meglio le gomme Dunlop e possiede la velocità giusta per ambire a posizioni importanti. Non è una sorpresa, ma una conferma.

Anche Alex Marquez è una conferma: secondo tempo per il catalano del team Marc VDS, quest’anno autore di una stagione tra alti (a volte altissimi) e bassi, nella quale il numero 73 ha vinto tre Gran Premi e nel 2018 proverà a rincorrere il suo secondo titolo dopo quello vinto in Moto3 nel 2014. Un’altra conferma.

Autore di un grande finale di stagione, il portoghese Miguel Oliveira ha finito la sessione con il terzo tempo, a nemmeno mezzo secondo da Bagnaia. La KTM è la moto (o meglio, è il telaio nel quale è stato montato il motore Honda CBR600 uguale per tutti) cresciuta di più e l’anno prossimo punterà a battere tutti. C’è da scommetterci.

Bravo Luca Marini, quarto, alle prese con il cambio di casacca; da Forward a Sky VR46, il fratello di Valentino ha nella nuova squadra un alleato in più per puntare a posizioni di livello. Sarà lui la sorpresa?!

Brad Binder ha migliorato il suo feeling con la KTM, ed oggi ha il quinto tempo; Isaac Vinales ha il sesto tempo, Mattia Pasini è rimasto in Italtrans ed ha concluso con l’ottavo crono. Questi tre piloti daranno fastidio a chiunque e spesso li vedremo sul podio.

Cambio di tuta (in pelle) anche da parte di Lorenzo Baldassarri, ora in forza nel team Pons; Kalex sempre per lui ed ottavo tempo finale oggi. L’eterna promessa (verrà mantenuta) francese Fabio Quartararo correrà l’anno prossimo con una Speed Up ed oggi il suo nono tempo non pone dubbi né certezze; torna in Moto2 Sam Lowes dopo la parentesi (la riaprirà?) in MotoGP con l’Aprilia e lo fa con una KTM ed il decimo tempo finale.

Dopo l’uomo della pioggia (quantomeno in Moto3) Pawi, ecco Simone Corsi -passato da Speed Up a Kalex- autore della dodicesima prestazione finale; quattordicesimo tempo per il rookie Joan Mir: il Campione del Mondo Moto3 ha tutto il tempo per imparare ciò che serve per andare forte con la più grossa 600, bisognerà vedere se saprà aspettare o attaccherà subito.

Dopo anni in MotoGP, torna nella “Middle Class” anche Hector Barbera, oggi quindicesimo sulla Kalex del team Pons; Danny Kent -protagonista di una stagione nella quale ha guidato di tutto- è ora in Moto2 con una Speed Up, oggi portata in sedicesima posizione.

Diciannovesimo Andrea Locatelli, ventesimo Stefano Manzi: per il bergamasco nulla di nuovo, per ora; Manzi è passato, invece, da Sky VR46 a Forward e guida sempre una Kalex.

Alle spalle del brasiliano -amico di Alex Barros- Eric Granando, ecco due debuttanti oggi alle prime armi, ma che faranno parlare di loro: tempo numero 23 per l’olandese Bo Bendsneyder, appena prima di Romano Fenati; protagonisti nella piccola cilindrata, potrebbero essere due mine vaganti l’anno prossimo.

Erano in pochi i piloti presenti a Jerez iscritti alla Moto3 2018, ed a svettare è stato Aron Canet sulla Honda del team Estrella Galicia con il tempo di 1’46”012. Aron l’anno prossimo sarà un pretendente al titolo finale.

Secondo tempo di Tony Arbolino, ora passato al team Snipers. Dopo aver salutato il team SIC58 Squadra Corse, il giovane milanese trova ancora una Honda NSF 250RW.

Da segnalare i debutti dei due fratelli turchi Can Oncu e Deniz Oncu, altri due pupilli seguiti direttamente da Kenan Sofuoglu, che lancia nei vari campionati internazionali giovani talenti, quasi tutti con il cognome che finisce con la lettera U.

 

 

 

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