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MotoGP, Dovizioso: il bilancio dei test? speravo meglio

"Non abbiamo risolto i nostri limiti in curva. La nuova carena Yamaha? dimostra che i motivi per cui vietarono le ali erano una balla"

MotoGP: Dovizioso: il bilancio dei test? speravo meglio

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Per Andrea Dovizioso i test di Valencia sono finiti qualche ora prima rispetto agli altri piloti, con appena 22 giri completati oggi. “Ho provato tutto quello che avevamo portato, compresa una delle due nuove gomme posteriori per Michelin - spiega - Quindi non aveva senso rimanere in pista per girare solo per il gusto di farlo. A fine stagione la batteria è scarica e, quando non si è concentrati, si può anche prendere una strada sbagliata continuando a provare”.

Meglio tornare in Italia, staccare la spina per qualche giorno e farsi trovare pronti la prossima settimana per i due giorni a Jerez. Un test che contribuirà a delineare la Desmosedici 2018, anche perché i nuovi particolari provati in questi giorni non hanno cambiato il carattere della Rossa.

Ieri ero stato veloce, ma era stato più merito mio avendo potuto mettere in pratica alcune cose capite durante la gara - sottolinea Dovizioso - Il nostro limite è sempre lo stesso: riuscire a far curvare meglio la moto quando non bisogna usare i freni. È la nostra priorità, perché nelle piste dove serve scorrevolezza fatichiamo ancora”.

È questo il punto su cui sia Andrea che Lorenzo vogliono che si lavori maggiormente, anche se a Borgo Panigale non stanno trascurando neppure il motore anche se per il forlivese non è la priorità.

“Se mi aspettavo di più da questi test? Sì, è normale - dice il Dovi - Comunque la prossima settimana avremo altri due giorni di prove a Jerez e avremo altro nuovo materiale da provare. Stiamo definendo la nuova moto, siamo ai dettagli. In teoria non avremmo neppure dovuto provare a Jerez, ma poi hanno cambiato i regolamenti…”.

Una storia già vista e a Dovizioso non è sfuggita la nuova carena della Yamaha, un altra prova, se ce ne fosse bisogno, che le ali sono tornate.

Non voglio creare polemica - mette le mani avanti - ma ormai penso che nessuno possa dare interpretazioni su quello che è successo lo scorso anno. Avevano detto di volere abolire le ali per motivi di sicurezza, ma le soluzioni attuali sono più pericolose anche se perfettamente nel regolamento,. Il fatto è che si è deciso di cambiare solo per limitare Ducati, che aveva fatto una grande evoluzione sulle ali, il resto è una balla.

Parlando della concorrenza, Andrea spende belle parole per Zarco.

Johann è una realtà - afferma - Non solo perché si è giocato il podio nelle ultime gare ma perché guida bene. Dall’esterno sembra che la Yamaha sia un po’ in confusione, ma lui è quello ha avuto meno problemi. Il prossimo anno avrà più esperienza e potrà solo migliorare”.

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