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EICMA 2017: il Bello, il Brutto, il Cattivo

Gli occhi sono per la Panigale V4, ma Yamaha sorprende. Honda cattura con la CB1000R e Guzzi si scuote con la V85. Le 300, sconosciute alle italiane

Moto - News: EICMA 2017: il Bello, il Brutto, il Cattivo

Va agli archivi l'edizione 2017 di EICMA. Nel complesso, da quello che si è potuto notare, quest'anno si è visto un approccio delle Case per le novità 2018 quasi di transizione rispetto allo scorso anno quando l'Euro 4 ha costretto tutti a rivedere la maggior parte dei propri modelli. Questa volta le novità sono state meno (come era logico attendersi) e la sensazione è che, nonostante i numeri del mercato in recupero, le Case nel complesso abbiano mostrato ancora più attenzione nelle presentazioni piuttosto che stupire con numeri ad effetto. Salvo, ovviamente, le dovute e doverose eccezioni. Altrimenti che EICMA sarebbe?

IL BELLO – Tutti pazzi per la Panigale V4. Nonostante da mesi foto e scoop ne avessero mostrato in pratica le forme definitive, la Rossa a 4 cilindri ha raccolto a sé nugoli di appassionati pronti ad ammirarne le forme, ma soprattutto i contenuti: il nuovo Desmosedici Stradale da 1.103cc sfoggia 216 CV (in versione Street legal). In Ducati dichiarano che la nuova Panigale V4 è sì più potente, ma anche più facile della precedente V2. La nuova Panigale infiamma il cuore e porta a casa la coppa di "Regina del Salone".

IL BRUTTO – Vedere la foto sul web della Panigale Speciale sdraiata di fianco è stato un colpo al cuore. Un cavalletto mal fissato e l'incidente è servito. Nulla di serio per moto e (crediamo) modella seduta sopra. Prossima volta bulloni - a terra - ben stretti.

IL CATTIVO – La case italiane snobbano le piccole cilindrate. Non stiamo parlando di 50/125, ma di quella che è oggi, di fatto, la vera categoria di accesso: la classe 300. Ai tempi delle mitiche "super 125" la grinta e le prestazioni da GP replica erano tutte Made in Italy e gli stessi marchi "nippo" si affidavano alle filiali nostrane per tirare fuori le loro proposte. Provare a svegliare potenziali giovani appassionati dovrebbe essere input impellente. E una possibilità passa da proposte davvero accattivanti per linee e contenuti, come in Italia sappiamo fare. Aprilia e Ducati che vogliamo fare?

LA DELUSIONE – Ci si attendeva qualcosa di più da Suzuki. La Casa di Hamamatsu arriva a Milano con la sola SV650 X. Bella naked di stampo classic, ma che è una gloriosa SV 650 aggiornata con qualche accessorio da special. Dopo il botto della GSX-R 1000 R in molti aspettavano il ritorno della 750. E per un marchio dal forte appeal sportivo come Suzuki sarebbe stato un bel faro puntato sulla gamma 2018.

LA SORPRESA – A Rho due proposte cariche di storie e significato. Moto Guzzi e Moto Morini, due giganti dal passato glorioso riaccendono l'animo di molti con "Milano" e Concept V85. La prima è una reinterpretazione della mitica la 3 ½. con linee che hanno segnato gli ottant'anni della storia dell'azienda. La Seconda è la scossa che un marchio come Moto Guzzi meritava. Motore nuovo, concetto crossover, sarà la piattaforma per altre moto, sportive e naked. Entrambe meritano i concessionari. Subito.

LA CONFERMA - Honda arriva ad EICMA con la solidità e convinzione di un Katerpillar. Le sue nuova CB impressionano favorevolmente per linee e contenuti di livello. Il design sfrutta i concetti NSC (Neo Sports Cafè) e serve sul piatto mezzi di stampo neo retrò, belli, carichi di grinta e, soprattutto per la CB1000R , dalle prestazioni - promesse- di gran rispetto. Il motore 4 cilindri derivazione CBR Fireblade è garanzia. Secondo noi una delle novità meglio raccordate di tutto il salone.  

LA CURIOSITÀ'- "Nel bene o nel male l'importante è che se ne parli" diceva Oscar Wilde. E, almeno per il momento, in Yamaha hanno centrato l'obiettivo con il loro tre ruote Niken. La Casa di Iwata si fa apprezzare per la freschezza delle idee e la voglia di osare con un concetto di moto che promette grande divertimento e sicurezza. Fino ad ora le due ruote anteriori si erano viste su qualche scooter (Mp3, Tricity...) ora è il momento di fare sul serio. Yamaha punta a nuove sfide cercando di coinvolgere nuovi utenti. Il filone "Fun-bike" apre ad un nuovo mondo ?


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