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MotoGP, Lorenzo: "Sono rimasto davanti per tirare Dovizioso"

Jorge spiega la sua condotta di gara: "Andrea faticava col ritmo, gli mancavano due decimi, volevo quindi aiutarlo ad avvicinarsi ai primi"

MotoGP: Lorenzo: "Sono rimasto davanti per tirare Dovizioso"

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Si è conclusa nella ghiaia la domenica di Jorge Lorenzo a Valencia. Lo spagnolo iniziava ad intravedere la coppia di testa, quando sul più bello uno scivolone ha compromesso la sua giornata. Come se non bastasse, non sono mancate le polemiche riguardo la sua gestione di gara. Nonostante gli venisse segnalato più volte di lasciar passare il compagno, il maiorchino ha mantenuto la propria posizione.

“In gara i piloti di testa avevano un ritmo incredibile – ha ricordato il 99 - purtroppo alla prima curva non ero nella posizione migliore per superare. Faticavo molto con l’anteriore dura ha svelato - infatti mi mancava la fiducia sulle curve a destra. Era l’ultima corsa dell’anno e ho provato comunque a spingere, sapendo di rischiare”.

Valencia lascia quindi l’amaro in bocca in casa Ducati, perché nessuna delle due moto è arrivata al traguardo.

Dovizioso ha sofferto molto per tutto il fine settimana, gli è mancato il ritmo su questa pista – ha analizzato - il gruppo che ci precedeva era sette decimi più veloce. Sapevo benissimo di dover far passare Dovi – ha spiegato - ma allo stesso tempo pensavo che rimanendo davanti avrei potuto tirarlo per avvicinarlo ai piloti che ci precedevano”.

L’attenzione del post gara è stata tutta rivolta al fatto che il maiorchino non abbia lasciato strada ad Andrea.

Prima di tutto voglio sapere cosa ha detto Dovi a riguardo –ha commentato Jorge – se non sbaglio Andrea ha apprezzato il fatto gli abbia dato una mano. La mappatura 8 non era un ordine, bensì un suggerimento (conferma Tardozzi al suo fianco nel post gara)”.

Tra i giornalisti presenti c’è chi sostiene che il comportamento di Jorge sia stato una vergogna.

“A vederlo da fuori può sembrare, ma dopo che Dovi ha sottolineato che l’ho aiutato, penso sia il contrario ed è abbastanza evidente. Chi crede che la mia gara sia stata una vergogna non capisce niente di moto”.

Alla mente torna l’episodio della Malesia, quando anche in quel caso apparve sul cruscotto del 99 il messaggio di passare alla mappa 8.

“Al contrario di Sepang qua ci mancava il ritmo – ha analizzato Jorge- sono rimasto davanti in modo da tirarlo vicino ai primi. Se ci fossimo avvicinati al gruppo che ci precedeva,  Andrea avrebbe poi potuto combattere per la prima posizione”.

Eppure, in alcuni tratti, il forlivese sembrava essere più veloce.

“Rimanendo davanti, aiutavo Dovi a colmare quei due decimi che gli mancavano – ha concluso Lorenzo– è vero che in certe curve Andrea era veloce, però su una gara di 30 giri perdeva in altri settori e alla fine questo incide”.

 

 

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