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MotoGP, Rossi: tutti devono imparare da Dovizioso

"La sua è una bella storia". Graziano ha detto che Valentino correrà per altri 10 anni: "forse, ma sicuramente non in MotoGP"

MotoGP: Rossi: tutti devono imparare da Dovizioso

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A Valencia, dopo una giornata complicata, Valentino ha speso belle parole per Dovizioso, chiamato a un’impresa quasi impossibile contro Marquez. Lo ha fatto da pilota, ma anche da maestro della sua Riders Academy in cui fa crescere piloti molto giovani.

Quella di Andrea è una bella storia - ha detto - Nella sua carriera ha passato tanti momenti difficili, specialmente in MotoGP, e tutti devono imparare da lui. Non ha mai mollato e ha continuato a credere in se stesso. Aveva vinto una gara in 10 anni di MotoGP e ora 6 in una sola stagione. In tutti gli sport si vuole tutto e subito, c’è sempre fretta, ma bisogna capire anche che ognuno ha bisogno del proprio tempo”.

Il Dottore non ha solo parlato del Dovi, ma anche del giovanissimo talento Mir che domenica potrebbe eguagliare il suo record di 11 vittorie in un anno nella classe cadetta.

Quando vinci così tanto non è mai un caso e sono contento se eguaglierà il mio primato, che dura dal 1997. È passato tanto tempo, ma ricordo che mi ero divertito molto quell’anno - ha sorriso - Mir  è molto forte e se riuscirà a raggiungere quel record, spero gli porti fortuna come è successo con me”.

Sono passati 20 anni, ma Rossi è ancora in pista e ieri non ha fatto tempo di dire di non volere parlare del proprio futuro, che oggi suo padre Graziano ha dichiarato a una radio che Valentino continuerà a correre per altri 10 anni.

“Sono contento - ha detto il Dottore - In tanti, partendo da lui e da mia mamma Stefania, mi dicono di non smettere e terrò in conto i loro consigli quando dovrò decidere. La vedo dura correre per altri 10 anni, forse lo farò ma certo non in MotoGP”.

Ora però la sua mente è concentrata sul GP di Valencia che, visto come è partito, si presenta molto complicato.

Al mattino ero stato molto lento, non mi sentivo bene e non ho montato nemmeno la gomma nuova a fine turno, preferendo concentrarmi in ottica gara - ha spiegato - Nel pomeriggio non ho fatto nulla di fantastico, ma ho migliorato le mie sensazioni anche se c’è ancora molto da fare e non sarà un fine settimana semplice”.

Questo non significa che Rossi stia facendo il conto alla rovescia, aspettando domenica sera e la fine di un 2017 che ha dato meno soddisfazioni del previsto.

Se parti pensandola così, tutto diventa ancora più difficile - ha sottolineato - Bisogna crederci fino sotto alla bandiera a scacchi e l’ultima uscita nelle FP2 un po’ mi ha rinfrancato, ho fatto dei buoni giri usando la gomma media. Il problema è che le temperature sono basse, bisogna usare pneumatici molto duri e andiamo in crisi”.

E gli avversari sono un passo avanti.

Vedo difficile riuscire a battere le due Honda e le due Ducati ufficiali, Marquez e Pedrosa sembra stiano facendo un altro mestiere e anche Zarco va forte - ha avvertito - Il mio problema più grosso, al momento, è la frenata. Inoltre, come spesso ci succede, dopo qualche giro soffro con la gomma posteriore. Domani il primo obiettivo è entrare in Q2, poi si vedrà”.

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