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Eicma 2017, Ducati Scrambler: famiglia di successo

La casa bolognese aggiunge pepe alle 800. Resta invariata la piccola Sixty2 

Moto - News: Eicma 2017, Ducati Scrambler: famiglia di successo

Il cuore resta lo stesso, mentre cambia tutto il resto. Si può riassumere così l’ampliamento della gamma Scrambler da parte di Ducati, decisa ad adattare uno dei suoi modelli di punta a tutti i terreni (nel caso del Desert Sled), a tutti gli usi (Cafè Racer) ed a chi fa dello stile e dell’essenzialità il suo credo (Sixty2)

DESERT SLED – Sulla falsa riga delle omonime moto nel Southwest californiano e nella Baja in Mexico tra gli anni ’60 e ’70, la Scrambler si adatta ai percorsi meno battuti grazie al telaio e alle sospensioni modificate. Il primo è stato irrobustito per resistere alle sollecitazioni proprio della guida fuoristrada e dotato inoltre di due piastre laterali forgiate che abbracciano il motore e sostengono il nuovo forcellone rinforzato, mentre le sospensioni hanno ora un’escursione maggiorata (ora di 200 mm). L’attitudine al fuoristrada della versione Desert Sled è sottolineata inoltre dalla presenza della griglia omologata per il proiettore anteriore, parafanghi alti appositamente disegnati per questa versione e ovviamente il paramotore.

Altra importante caratteristica è la nuova posizione di guida, caratterizzata da una seduta più alta (è disponibile come optional anche una sella con altezza ridotta di 20 mm), dalle pedane di ispirazione fuoristradista con gommini amovibili (le pedane del passeggero sono removibili) e dalle ruote alte a raggi con anteriore da 19’’.

CAFE’ RACER – Dagli States si passa a Londra, almeno come ispirazione, e lo Scrambler si adatta alla nuova ideologia. Ruote da 17’’, tipico serbatoio a goccia con guance intercambiabili in alluminio accoppiato ad una sella dedicata con coprisella del passeggero.

I semimanubri in alluminio con specchietti applicati alle estremità sono di tipica ispirazione “race” anni ‘60, mentre la pompa freno anteriore di tipo radiale è un elemento tipicamente moderno in grado di garantire frenate da vera moto sportiva. Anche lo scarico Termignoni con doppio terminale e cover in alluminio anodizzato nero, il cupolino, i portanumero laterali e il parafango corto sono un chiaro riferimento alle moto nate (almeno concettualmente) nella capitale Inglese negli anni 60’.

SIXTY2 – Ed eccoci infine tornare negli Usa, ed in particolare nel mondo giovanile della street culture, dello skateboard, dello street food e della pop music. La piccola del gruppo, visto il suo motore da 399cm, fa del design particolare il suo punto di forza, ad iniziare dal serbatoio a goccia essenziale grazie alle guance integrate, sulle quali vi è disegnato il logo caratteristico di questa versione.

Il design essenziale del Sixty2 è sottolineato inoltre dal giro dei tubi di scarico che lasciano ancora più in vista il bicilindrico Ducati, dagli specchietti tondi e dal portatarga alto. 

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